Home Attualità Al Governo del Miur solo figure tecniche, chi detterà la via politica?

Al Governo del Miur solo figure tecniche, chi detterà la via politica?

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È pure vero che Di Maio e Salvini non perdono occasione a ricordarci che il Paese è governato dal contratto tra M5S e LEGA e che quindi il Presidente del Consiglio Conte non è una scelta tecnica ma politica, tuttavia sono in tanti a sostenere che al Miur su tre nomine fatte, un ministro e due sottosegretari, non ce n’è una politica.

 

NOMINE TECNICHE PER I DUE SOTTOSEGRETARI AL MIUR

Al Consiglio dei Ministri del 12 giugno 2018 sono stati nominati i sottosegretari e viceministri del Governo Conte. Si tratta di 6 viceministri e 39 sottosegretari, che oggi, 13 giugno 2018, alle ore 13 giureranno a Palazzo Chigi.

Al Miur sono stati nominati due sottosegretari di area M5S, Lorenzo Fioramonti e Salvatore Giuliano. La loro storia professionale li inquadra come figure tecniche e non politiche. Fioramonti pur essendo stato eletto per il M5S alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Roma-Torre Angela con il 36,65% dei voti, è nuovo alla politica ed è un professore di politica economica.

Salvatore Giuliano invece è il Dirigente scolastico dell’Istituto tecnico Ettore Majorana di Brindisi, che in un recente passato si è dichiarato favorevole alle innovazioni derivanti dalla Legge 107/2015 e nella sua scuola ha attivato diversi corsi sperimentali quadriennali. In particolare, il Ds Giuliano, è orgoglioso del suo Liceo Internazionale a 4 anni unico in tutto il mezzogiorno di Italia. Il Preside del Majorana non ha partecipato alle elezioni del 4 marzo 2018, ma era stato individuato il giorno 1° di marzo 2018, con non poche proteste nei social, come Ministro dell’Istruzione in un eventuale Governo monocolore dei 5 Stelle. Il Ds Giuliano è stato associato con il sindacato dei Presidi ANP ed aveva partecipato alle elezioni per entrare al Consiglio Superiore della Pubblica istruzione.

I due sottosegretari al Miur sono da considerarsi due tecnici, così come tecnico è anche l’attuale Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. Ricordiamo che il Prof. Bussetti viene dal mondo dell’insegnamento, dall’esperienza di essere stato coordinatore di Educazione Motoria, Fisica e Sportiva della provincia di Varese, di avere vinto il concorso di dirigente scolastico DDG 13/07/2011  e di avere ricevuto l’incarico di Dirigente reggente dell’Ufficio XVIII dell’USR per la Lombardia – A.T. di Monza, di avere ricevuto l’incarico di Dirigente reggente presso la Direzione Scolastica Regionale per la Lombardia – Ufficio V Scuole non statali e di avere ricevuto l’incarico di Dirigente dell’Ufficio XVII dell’USR per la Lombardia – A.T. di Milano.

IL CONTRATTO M5S-LEGA COME LINEA POLITICA DEL MIUR

Tra le personalità tecniche scelte per dirigere il MIUR, non è ancora chiaro quale sarà la linea politica che sarà in agenda nei prossimi mesi. Allora le domande nascono spontanee: “Chi risolverà i nodi politici che i sindacati sollevano riguardo utilizzazioni e assegnazioni provvisorie?”; “Il problema politico dei Diplomati Magistrali avrà una linea politica condivisa o si rischia di scontentare qualcuno?”; “L’abolizione della chiamata diretta terrà conto delle richieste sindacali e i docenti torneranno ad avere tutti la titolarità su scuola?”; “Come saranno risolti gli evidenti problemi, lasciate all’organizzazione autonoma delle scuole, dell’alternanza scuola lavoro?”. La scelta dei sottosegretari al MIUR sta sollevando proteste sui social, tuttavia le scelte fatte sembrano andare sulla strada della risoluzione tecnica dei problemi, infatti a Viale Trastevere manca una figura politica in grado di affrontare i sindacati che già bussano alla porta del Ministro.