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La DS obbliga i docenti a stare a scuola fino al 13 luglio

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Una Dirigente scolastica della provincia di Napoli impone la presenza a scuola dei docenti, dal lunedì al venerdì per tre ore al giorno fino al 13 luglio 2018.

CALENDARIO DEGLI IMPEGNI DEI DOCENTI DAL 26 GIUGNO AL 13 LUGLIO

Nella provincia di Napoli nel totale silenzio dei sindacati, in alcune scuole si obbligano i docenti a presenziare a scuola, dopo il termine degli scrutini finali, per almeno 3 ore al giorno, fino al mese di luglio e senza nemmeno nessuna retribuzione accessoria.

La DS di un Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri, infischiandosene delle norme contrattuali, impone ai docenti non impegnati negli esami di Stato di lavorare dal 26 giugno fino al 13 luglio dalle ore 9,00 alle ore 12,00 eccetto il sabato.

I docenti si riuniranno in Commissioni di vario tipo, infatti c’è chi farà parte della Commissione modulistica unica d’Istituto, chi in quella progettazione ASL, ancora in quella progettazione alunni H, P.A.I. inclusione emozionale e motivazione e anche nella Commissione Regolamento d’istituto.

La dinamicissima Preside ha anche pensato alla Commissione prove comuni, a quella accoglienza classi prima e curriculo verticale, alla Commissione curriculo di Istituto e a quella internazionalizzazione.

NORMATIVA SULLE 40 ORE DI ATTIVITA’ COLLEGIALE E IL SILENZIO DEI SINDACATI

Sulla normativa in riferimento alle attività funzionali all’insegnamento abbiamo già recentemente scritto, tuttavia è utile ribadire che i docenti consumano totalmente le 40 ore previste dall’art.29 del CCNL scuola, riferite ai collegi docenti, ai dipartimenti (programmazione delle attività) e ai colloqui scuola-famiglia. In quasi tutte le scuole dal primo settembre fino all’inizio delle lezioni ci sono due settimane di lavoro intenso che impegna i docenti almeno 3 o 4 ore al giorno, poi ci sono tutte le attività collegiali durante l’anno scolastico. Il rischio che corre questa dirigente è quello, caso mai si svegliasse qualche sindacato, di incorrere in un danno erariale e dover pagare il lavoro extra che supera l’attività contrattualmente obbligatoria.

La cosa che lascia veramente disorientati è il silenzio assordante dei sindacati della provincia di Napoli che lasciano correre su ordini di servizio così evidentemente illegittimi. Attendiamo di vedere se qualche sindacato si occuperà della questione o se oppure il tutto tornerà sotto silenzio.