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Tasse, mensa, libri: la scuola dei costi

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La spesa per l’istruzione dei propri figli incide fortemente sui budget della famiglie italiane e complessivamente raggiunge i 15 miliardi di euro per istruire i figli: 8,7 miliardi sono rette di iscrizione e tasse, considerando l’intero arco del ciclo educativo, dall’asilo nido all’università. Ma una buona fetta pari a 3,8 miliardi (il 25%) è rappresentata dalla spesa per la didattica, a cominciare dai libri. Inoltre, una voce davvero onerosa riguarda i costi della mensa e del trasporto scolastico che insieme raggiungono circa 2,6 miliardi (oltre il 17%).

A dirlo è una ricerca di Mbs Consulting ‘Il bilancio di welfare delle famiglie italiane’, diffusa in anteprima da AdnKronos.

Dalle stime emerge come la spesa più consistente sia destinata alla fase iniziale del ciclo scolastico, l’asilo nido e la scuola materna ovvero una media di 1.937 euro a famiglia (6,5% del reddito familiare netto), pari a 5,4 miliardi complessivamente.

Taglio di altre speso per l’istruzione

Tuttavia  si evidenzia come molto spesso le famiglie meno abbienti devono tagliare tante attività che possono arricchire il percorso formativo attraverso corsi specifici e integrativi, quali ad esempio lingue straniere o attività fisiche, che sono i primi a essere sacrificati (59,1%). E perfino alle gite scolastiche, momento di socialità e di approfondimento culturale, vi rinuncia ben il 32,2% delle famiglie.

Rinunce

In particolare, tra le famiglie che dichiarano di fare delle rinunce nell’istruzione – che sono il 35,4% – se si guarda alle condizioni economiche il fenomeno tocca il 57,7% di quelle in condizioni di debolezza, percentuale che sale al 61,9% nei nuclei costituiti da un solo genitore con figli.

Le convenzioni

968mila famiglie inoltre utilizzano convenzioni con asili nido o scuole materne, 608mila ricevono aiuti per le spese scolastiche e universitarie, 180mila hanno ottenuto borse di studio aziendali.

Le recenti riforme hanno rafforzato l’autonomia degli istituti scolastici e sollecitato la loro apertura al tessuto sociale e produttivo del territorio.