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Concorso straordinario secondaria: servirà il tampone?

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Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha diffuso il protocollo di svolgimento dei concorsi pubblici, in applicazione di quanto previsto dal Dpcm 14 febbraio 2021.

PROTOCOLLO CONCORSI PUBBLICI

Ricordiamo in proposito che il Dpcm prevede che “a decorrere dal 15 febbraio 2021 sono consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della Funzione Pubblica e validati dal Comitato tecnico-scientifico di cui all’articolo 2 dell’ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile”.

Quindi, la prima regola è: massimo 30 candidati (in sede o per sessione).

Come chiarito anche dalla Ministra Azzolina nel momento in cui sono state riprogrammate le prove residuali del concorso straordinario della scuola secondaria (che si svolgeranno dal 15 al 19 febbraio), il Dpcm si applica anche alle procedure concorsuali previste per il personale docente e della scuola in genere.

Di conseguenza, si ritiene che anche le ulteriori regole indicate nel protocollo di sicurezza della Funzione Pubblica trovino applicazione per il concorso straordinario.

Obbligo di tampone

In particolare, sta facendo discutere una misura: l’obbligo di presentare all’atto dell’ingresso nell’area concorsuale un referto relativo ad un test antigenico rapido o molecolare, effettuato mediante tampone oro/rino-faringeo presso una struttura pubblica o privata accreditata/autorizzata in data non antecedente a 48 ore dalla data di svolgimento delle prove.

Questa regola riguarda anche le imminenti prove scritte del concorso straordinario?

Al momento non ci sono indicazioni ufficiali, nè da parte del Ministero dell’Istruzione, nè da parte dei singoli USR. Nel documento però è chiaramente indicato che il protocollo è unitariamente riferito a tutte le amministrazioni pubbliche che svolgano prove selettive rientranti nella previsione. Quindi, si ritiene che anche il Ministero dell’Istruzione debba adeguarsi a tale prescrizione. A tal fine sarebbe auspicabile un chiarimento urgente.

Altre misure igienico-sanitarie

Per quanto riguarda le altre regole da rispettare, i candidati dovranno:

1) presentarsi da soli e senza alcun tipo di bagaglio (salvo situazioni eccezionali, da documentare);
2) non presentarsi presso la sede concorsuale se affetti da uno o più dei seguenti sintomi: a) temperatura superiore a 37,5°C e brividi; b) tosse di recente comparsa; c) difficoltà respiratoria; d) perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia); e) mal di gola.

3) non presentarsi presso la sede concorsuale se sottoposto alla misura della quarantena o isolamento domiciliare fiduciario e/o al divieto di allontanamento dalla propria dimora/abitazione come misura di prevenzione della diffusione del contagio da COVID – 19;

4) indossare obbligatoriamente, dal momento dell’accesso all’area concorsuale sino all’uscita, la/e mascherina/e chirurgica/he messe a disposizione dall’amministrazione organizzatrice.

Gli obblighi di cui ai numeri 2 e 3 devono essere oggetto di un’apposita autodichiarazione da prodursi ai sensi degli artt. 46 e 47 del DPR 445/2000.

Qualora una o più delle sopraindicate condizioni non dovesse essere soddisfatta, ovvero in cas di rifiuto a produrre l’autodichiarazione, dovrà essere inibito l’ingresso del candidato nell’area concorsuale.

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