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Dieci Comandamenti esposti nelle scuole e spazi per la preghiera e lo studio della Bibbia: le leggi approvate in Texas

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In questi giorni, in Italia come oltreoceano, il dibattito sulla religione e la laicità della scuola è particolarmente infiammato. In particolare, come riporta La Repubblica, negli Stati Uniti si sta discutendo in merito ad una proposta relativa all’esposizione dei Dieci Comandamenti nelle scuole texane.

Sono tre le leggi appena approvate dal Senato del Texas: queste impongono di esporre i Dieci comandamenti nelle scuole pubbliche, creare spazi per la preghiera e lo studio della Bibbia nelle aule, e codificare nell’impianto legislativo locale la sentenza della Corte Suprema che aveva difeso l’allenatore di una squadra di football scolastica, punito perché alla fine della partita aveva pregato in mezzo al campo.

I testi ora saranno sottoposti all’esame della Camera. Se verranno approvati e firmati dal governatore Greg Abbott, entreranno in vigore il primo settembre, in tempo per l’inizio del prossimo anno accademico.

Cosa prevedono le nuove leggi texane?

Il quotidiano ha riportato nel dettaglio il contenuto delle norme. La prima legge, Senate Bill 1515, stabilisce che “le scuole pubbliche elementari o secondarie devono esporre in un luogo cospicuo dentro ciascuna classe un poster durevole, o una copia incorniciata, dei Dieci comandamenti”. Il testo indica anche le misure minime e si raccomanda che vengano usati caratteri tali da poter essere facilmente leggibili per una persona con vista media.

La seconda, Senate Bill 1396, richiede alle scuole pubbliche di riservare del tempo per consentire agli studenti di pregare e studiare la Bibbia, mentre sono negli istituti. La terza, Senate Bill 1556, chiede invece di codificare con una legge la sentenza relativa a Joe Kennedy, l’allenatore di una squadra di football scolastica. Il massimo tribunale degli Stati Uniti ha stabilito che aveva il diritto di pregare in campo, perché non lo ha fatto in quanto dipendente del distretto, ma a titolo personale.

Il vice governatore del Texas, Dan Patrick, ha elogiato le misure perché “ristabiliscono la libertà dei cittadini di esprimere liberamente le loro sincere convinzioni religiose. Non credo si possa cambiare la cultura del Paese, finché non cambieremo la cultura dell’umanità. Riportare i Dieci comandamenti e la preghiera nelle scuole pubbliche consentirà agli studenti di diventare migliori texani”. “Le nostre scuole non sono God-free zones”, ha detto il senatore Mayes Middleton.

Religione e scuola, un tema scottante

La questione della religione a scuola è sempre fonte di polemiche, anche in Italia: basta pensare alla sospensione per venti giorni di una maestra di Oristano, Marisa Francescangeli, per aver pregato con gli alunni in classe durante l’orario di lezione. O all’introduzione di uno spazio, offerto da un dirigente scolastico, alle studentesse musulmane durante il Ramadan per pregare.