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Elezioni 2022, Letta (Pd): “Da premier non ho tagliato di un euro la spesa in istruzione. Oltre agli aumenti in busta paga anche altri investimenti”

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La campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre 2022 è entrata nel vivo. In questo momento i vari partiti politici stanno definendo i loro programmi elettorali e le loro priorità. Il Partito Democratico, capitanato dall’ex premier Enrico Letta, ha deciso di mettere al centro del suo programma, che verrà approvato sabato, la scuola.

Dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa a proposito della sua intenzione di aumentare gli stipendi dei docenti Enrico Letta ha ancora parlato di istruzione. Come riporta La Repubblica il segretario dem bisogna scommettere sulla scuola per garantire un buon futuro per le nuove generazioni.

Il Pd scommette sulla scuola

“Conoscere è potere”, così è stato riassunto l’impegno del partito e l’insieme delle proposte che intende portare avanti, che verranno. Nel corso di una riunione Letta ha dichiarato, ribadendo l’importanza della scuola: “L’ambiente, i diritti, il lavoro sono le nostre priorità, ma la scuola sta sopra, o meglio dentro a tutto”.

Poi l’ex premier ha accennato alla riforma Renzi, ammettendone le complessità: “La scuola siamo noi come popolo: come cresciamo, come guardiamo il mondo, come viviamo insieme agli altri. Negli anni il centrosinistra ha fatto diversi errori, da ultimo una riforma sciatta e non condivisa con la comunità scolastica”.

Letta ha affermato che si impegna ad aumentare la spesa destinata al sistema scuola: “Io da presidente del Consiglio avevo preso l’impegno che non avrei tagliato di un euro la spesa in istruzione. E così ho fatto. La chiave è aggiungere, investire, non tagliare. Sembra rivoluzionario, ma se non lo fa la sinistra, chi lo fa?”.

Aumento stipendi docenti, e poi?

Resta da vedere quanto potrebbero costare le misure che il partito intende varare, se si tratta di una spesa sostenibile per le casse del paese e a cosa, di preciso, verranno destinate. Oltre ad aumenti nella busta paga dei docenti si parla di edilizia scolastica, di gratuità del trasporto pubblico locale e di libri di testo per gli studenti meno abbienti e di finanziamento di attività scolastiche extra per chi non può permettersele.