Gianna Fracassi, leader Flc-Cgil
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è stato ufficialmente messo in mora dalla Commissione Europea per l’abuso sistematico di contratti a termine nel comparto scuola. Lo ha annunciato la FLC CGIL, attraverso la segretaria generale Gianna Fracassi, dopo l’informativa sindacale del 7 ottobre 2025.
Secondo il sindacato, Bruxelles contesta al Governo italiano la scelta di continuare a coprire i posti vacanti con supplenze annuali, anziché con assunzioni a tempo indeterminato, in violazione delle norme europee sul lavoro. “La scuola italiana muore di precariato e il Governo ne è il becchino”, ha dichiarato Fracassi, denunciando una situazione ormai cronica che penalizza la qualità del servizio e i diritti dei lavoratori.
I numeri della Flc Cgil: 182 mila docenti precari, di cui 121 mila su posti di sostegno, mentre oltre 23 mila cattedre restano scoperte nonostante due concorsi legati al PNRR. Ancora più critica la situazione del personale ATA, dove più del 30% è assunto con contratti a termine. I dati precisi, ha segnalato il sindacato, non sono stati forniti dal Ministero.
Per Fracassi, la proposta di una “riforma del reclutamento” avanzata dal ministro Giuseppe Valditara è irricevibile: “Serve prima di tutto la stabilizzazione dei lavoratori che attendono da anni un contratto stabile. Non si può continuare a costruire la scuola sul lavoro precario”.
La FLC CGIL chiede quindi un piano straordinario di immissioni in ruolo, l’assunzione di tutti gli idonei dei concorsi già conclusi, la stabilizzazione dei posti in deroga sul sostegno e la proroga delle assunzioni da GPS. Il sindacato sollecita anche la revisione dei parametri dell’organico ATA, “vecchi di un secolo”, per garantire adeguata assistenza agli alunni con disabilità e sicurezza nei plessi scolastici.
“La battaglia contro il precariato – conclude Fracassi – sarà portata avanti in ogni sede, politica, sindacale e giudiziaria, per tutelare chi tiene in piedi la scuola italiana con il proprio lavoro”.
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