Sul DDL 1192 (“Misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie”), all’esame del Senato in questi giorni, c’è molta preoccupazione da parte sindacale.
La Flc-Cgil osserva che, presentato come un provvedimento per migliorare la chiarezza normativa, il DDL rischia, secondo le associazioni e gli esperti del settore, di trasformarsi in una delega in bianco che conferirebbe al Governo un ampio potere di intervento su questioni delicate, come la gestione degli organi collegiali scolastici e il rapporto di lavoro nei settori della ricerca, dell’università e dell’Afam (Alta Formazione Artistica e Musicale).
Secondo il il sindacato di Gianna Fracassi siamo di fronte ad un provvedimento generico con il rischio di una delega senza vincoli di sorta.
Il DDL 1192 utilizza lo strumento della “legge delega”, che in questo caso risulta particolarmente generica, senza direttive vincolanti o criteri limitanti per l’operato del Governo. La qualificazione di “legge annuale per la semplificazione” – sostiene la Flc-Cgil – appare incoerente rispetto ai contenuti, poiché articoli come l’8 e l’11 prevedono vere e proprie riforme anziché semplici interventi di semplificazione.
Le principali critiche puntano proprio su questo: la delega al Governo potrebbe portare a modifiche sostanziali nella governance della scuola e nel regime lavorativo dei settori della ricerca e dell’alta formazione, senza un dibattito approfondito.
La Flc.Cgil ha già pronti alcuni emendamenti soppressivi delle disposizioni del disegno di legge che prevedono il riordino degli organi consultivi del Ministero dell’Istruzione e una revisione della disciplina degli organi collegiali della scuola . La proposta di soppressione nasce dalla preoccupazione che, sotto l’apparente intento di semplificazione, si voglia ridurre il ruolo degli organismi come il collegio dei docenti, erodendo così il modello partecipativo della scuola a favore di una gestione più gerarchica.
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