Categorie: Attualità

100 alla maturità, parla Chiara: “Adoro l’arte e vorrei lavorare in un museo”

Continua la quinta edizione di 100 alla maturità, l’iniziativa della Tecnica della Scuola dedicata agli studenti che hanno superato con 100 centesimi l’Esame di Stato.

Abbiamo parlato con una neo centista, Chiara Pazzaglia, che ha frequentato il Liceo Classico presso l’Istituto “Forteguerri” di Pìstoia

 

Come ti sei trovata a scuola? 

Devo riconoscere di essermi sempre trovata bene a scuola. Il mio impegno è stato ricompensato da molte soddisfazioni e ho avuto la fortuna di avere ottimi insegnanti. Alcuni di loro si sono rivelati guide e sono stati decisivi per la mia crescita personale: mi hanno aperto orizzonti che prima neanche immaginavo.

Cosa fai nel tempo libero e sei hai coltivato delle passioni durante il periodo scolastico?

In generale, ho una grande passione per l’arte, in tutte le sue manifestazioni. Mi piace molto il cinema, la musica (è tradizione che ogni anno io e mio padre andiamo a vedere almeno un concerto rock insieme) e il teatro. Sono ormai due anni che frequento un corso di teatro insieme a una delle mie migliori amiche. Comunque, mi piace molto anche creare di mia mano: disegni, piccole sculture, collage e découpage. Non posso reputarmi un’artista, ma almeno i regali che faccio ai miei amici sono originali e personalizzati.

 

Quali sono le tue ambizioni per il futuro. Università o lavoro? 

Università. Ci sono tanti settori che mi piacerebbe approfondire: letteratura, storia, filosofia e storia dell’arte in pole position. Infatti, penso che mi iscriverò a filosofia.

 

Italia o estero per la tua formazione? 

Almeno per i primi anni in Italia. Penso  che nel nostro paese ci siano atenei che offrono una formazione di ottimo livello, soprattutto i collegi superiori. Per il futuro comunque non escludo la possibilità di andare all’estero, anche per consolidare la mia conoscenza di altre lingue straniere oltre all’inglese.

 

Cosa vorresti fare da grande? 

Mi piacerebbe molto scrivere, magari in una rivista d’arte o di filosofia, oppure insegnare all’università. Ma anche la prospettiva di lavorare in un museo o di allestire mostre non mi dispiacerebbe: insomma, il mio grande sogno è lavorare immersa nell’arte.

Andrea Carlino

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