Nilde Iotti ha origini umili, è nata a Reggio Emilia il 10 aprile 1920 ed è morta a Roma il 4 dicembre 1999. Il papà ferroviere, la mamma casalinga, ma frequenta l’istituto magistrale e si laurea in Lettere, grazie a una borsa di studio, alla Cattolica di Milano.
Insegna e fa politica ed è attiva durante la lotta di resistenza, dirige il Gruppo di difesa della donna e, dopo il 25 aprile del 1945, è alla guida dell’Unione Donne Italiane.
Entra quindi nel gruppo ristretto dei 75 dell’Assemblea costituente: precisamente, nella sottocommissione dedicata ai “Diritti e doveri dei cittadini”, dove le viene affidato il tema della famiglia, in un periodo in cui la donna subiva una sorta di minorità giuridica, per cui si batte per la condizione e lo status dei figli, equiparando quelli nati nel matrimonio a quelli concepiti fuori dalle nozze. Dalla lungimiranza e dalla straordinaria modernità di quel lavoro sarebbero discese le battaglie successive, le leggi sul divorzio, sulla parità salariale, la 194 che regola l’interruzione di gravidanza.
Oltre dunque a essere deputata per il Partito comunista italiano, è stata la prima presidente donna a Montecitorio e per tre mandati consecutivi, parlamentare europea.
Una donna destinata a rimanere nella storia della Repubblica italiana per le battaglie che ha combattuto e i risultati che ha conquistato, sul fronte dei diritti delle donne, della riforma del diritto di famiglia, della rappresentanza politica femminile, del superamento delle logiche di partito in nome del bene comune.
Infatti già nel 1992 Iotti profeticamente sottolinea la necessità del cambiamento della politica: «La strada è quella del rinnovamento dei partiti, radicale e profonda, fatto a viso scoperto, in modo trasparente, sotto il controllo dell’opinione pubblica, che deve veder cambiare non tanto e solo le facce ma i metodi di azione, i comportamenti (…), la selezione dei gruppi dirigenti».
Nel dicembre del 1999 muore e Montecitorio vanno a salutarla in 20mila, per l’ultima volta. Dopo i funerali di Stato, sarà sepolta al Verano. Accanto a Togliatti.
Un viaggio al Parlamento europeo. È questo il premio che spetta alla classe delle scuole superiori di Reggio Emilia che risulterà vincitrice per il miglior progetto dedicato a Nilde Iotti: un tema, un video, un disegno.
Il Comune, dove l’esponente politica comunista nacque il 10 aprile 1920, promotore dell’iniziativa, ha lasciato libertà d’espressione ai ragazzi.
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