Categorie: Attualità

700 milioni di bimbi senza istruzione e ai margini di tutti i margini

Come sempre è il report di Save the Children a lanciare il grido di dolore nel mondo indifferente , un mondo che domani avrà 700 milioni di adulti che invece di fare i bambini hanno lavorato in miniera oppure non hanno mai visto una scuola perchè, semplicemente, nella loro città una scuola non c’era. 700 milioni tradotto in altre cifre significa più di tutti gli abitanti dell’Unione Europea (500 milioni) sommati a tutti quelli della Russia (142 milioni) e con un altra Italia (63 milioni). 

Il Paese peggiore per nascere è il Niger, il migliore la Norvegia. 

Ogni giorno oltre 16.000 bambini muoiono prima di aver compiuto 5 anni, nella maggior parte dei casi per malattie facilmente curabili come la polmonite (15%), la diarrea (9%) e la malaria (5%). Peggio: la prima causa di morte (18%) sono i parti prematuri o prima del termine. 200 sono i bambini e i ragazzi che vengono assassinati ogni 24 ore – 75 mila in totale nel 2015, soprattutto in Honduras e Salvador. 

 

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Dei 168 milioni di bambini che invece di studiare lavora dalla mattina alla sera per mantenere mamma, papà e fratelli, la metà svolge lavori pesanti dal punto di vista fisico – come lavorare in miniera o in agricoltura – e anche psicologico – come rovistare nelle discariche, tra materiali tossici e scarti di ogni genere – per trovare qualcosa da mangiare o da vendere oppure nell’esercito, costretti ad uccidere. 

Un bambino su sei non va a scuola. I rifugiati non riescono perchè si spostano, scappano. E quando approdano in un campo o in un girone infernale burocratico iscriverli a scuola non è facile e non è detto che duri nel tempo. Risultato: lasciano la scuola 5 volte in più rispetto alla media. In Siria, ad esempio, dall’inizio della guerra sono state bombardate oltre 4 mila scuole e una su tre non è più utilizzabile. I 168 milioni di cui sopra invece che in classe vanno al lavoro.

Sono 15 milioni le bambine costrette a sposarsi con un uomini molto più anziani di loro. I rischi per la salute – fisica e mentale – sono devastanti. Ogni 2 secondi una ragazza sotto i 19 anni partorisce. 

Pasquale Almirante

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