A Bolzano da ieri aperte le scuole di lingua tedesca e ladina dopo l’approvazione dalla legge della giunta della Provincia autonoma che ha incontrato il favore dei dirigenti scolastici delle scuole tedesche e ladine e l’opposizione dei presidi degli istituti di lingua italiana.
Circa duemila ragazzi degli asili e delle scuole elementari ritornano sui banchi ma per venire incontro alle esigenze dei genitori che devono tornare al lavoro in seguito all’allentamento delle misure restrittive per il contenimento del nuovo virus. Infatti la priorità è stata data ai figli di operatori sanitari e dei servizi sociali, mentre gli insegnanti prestano servizio volontariamente.
In ogni caso, scrivono le agenzie, si tratta di ammettere gruppi di quattro bambini all’infanzia e di sei alla primaria, mentre non è previsto né il pranzo né la merenda, per motivi igienico sanitari.
I dirigenti si sono appellati all’autonomia d’istituto e hanno manifestato dei dubbi in merito alla loro responsabilità e alla sicurezza.
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