Precari

Abilitazione insegnamento, al via i lavori per i nuovi percorsi abilitanti

E’ partito il confronto fra Miur e sindacati in merito ai nuovi percorsi di abilitazione per docenti. Questa mattina, infatti, si è riunito il tavolo tecnico per discutere le procedure per conseguire l’abilitazione all’insegnamento.

Percorsi abilitanti: al via i lavori

In questo primo incontro è stato predisposto un calendario e individuato le principali problematiche connesse ai percorsi di formazione e abilitazione per i docenti che non parteciperanno al concorso scuola straordinario o non lo supereranno.

Per le organizzazioni sindacali, serve un percorso abilitante che come il PAS garantisca l’accesso agli insegnanti con le tre annualità di servizio, acquisite sia nella scuola statale, che nella paritaria e nei CFP, ai docenti di ruolo anche su ordine diverso e ai dottori di ricerca.

Percorsi abilitanti: prossimo incontro il 28 ottobre

Per questo i sindacati hanno sollecitato l’Amministrazione a presentare in tempi brevi una proposta organica a partire dalla quale avviare il confronto concreto. Il prossimo incontro è previsto il 28 ottobre.

I percorsi abilitanti, ricordiamo, sono presenti anche nell’intesa del 1° ottobre, che ha portato subito all’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto scuola, ovvero la misura che prevede il concorso straordinario secondaria insieme alla procedura ordinaria. In quell’occasione, si è precisato che per i Pas ed in generale per i percorsi abilitanti sarebbe arrivato un disegno di legge ad hoc.

Ecco quindi che sono partiti i lavori per garantire ai precari ed ai nuovi insegnanti un sistema a regime per l’abilitazione all’insegnamento.

D’altronde, lo stesso Ministro Fioramonti ha fatto intendere che per accedere all’insegnamento in futuro non sarà più necessaria solo la laurea ma anche l’abilitazione.

L’incontro era messo in programma già dai primi d’ottobre, quando era stata definita l’intesa per i precari.
Obiettivo: disciplinare i percorsi di formazione e abilitazione del personale docente e dare organicità al decreto stesso.

Che si tratti di una procedura da definire con urgenza – spiega Pino Turi – per presentare il disegno di legge come collegato alla Legge di bilancio, è chiaro sia a noi che al Miur.

Nella riunione di oggi, invece,  l’amministrazione è arrivata senza una proposta ma col solo scopo di ascoltare i sindacati, per un primo approfondimento, rinviando ad un momento successivo il confronto su un testo definito.

La questione è nota da tempo, è stata oggetto di accordo con il Governo precedente, ampiamente discussa e confrontata con questo nuovo Esecutivo.
Il tempo degli approcci è scaduto e servono risposte immediate.

Fabrizio De Angelis

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