Una delle novità più importanti dell’accordo di oggi tra Miur e sindacati, è quello che sarà possibile il passaggio di titolarità da Ambito su scuola e viceversa.
Questa ci appare come la vera novità dell’accordo contrattuale raggiunto tra la Ministra Valeria Fedeli e i sindacati, infatti mentre la legge 107/2015 condannava i docenti ad una mobilità soltanto tra ambiti territoriali e la perdita definitiva, in caso di mobilità volontaria o d’ufficio, della titolarità su scuola, adesso si parla della possibilità di passare dalla titolarità su ambito territoriale a quella su scuola e viceversa.
Quindi un docente che è attualmente titolare su ambito, avrà la possibilità di esprimere, in caso decidesse o fosse costretta a fare la domanda di mobilità, fino ad un massimo di 15 preferenze di cui alcune (non si conosce ancora quante saranno) su scuola e altre su ambiti territoriali o province.
Bisogna ancora capire, perché ancora non è stato detto, se sarà possibile esprimere preferenze sintetiche di comuni o distretti.
La cosa certa è che il comma 73 della legge 107/2015 che recitava: “Il personale docente in esubero o soprannumerario nell’anno scolastico 2016/2017 è assegnato agli ambiti territoriali. Dall’anno scolastico 2016/2017 la mobilità territoriale e professionale del personale docente opera tra gli ambiti territoriali”, è non rispettato dall’accordo del 29 dicembre 2016.
Siccome le norme contrattuali, come previsto dalla legge n.15/2009, non possono modificare le leggi, si presume che nelle leggi delega alla 107/2015 o in qualche emendamento al milleproroghe si provveda a modificare il suddetto comma 73.
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