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Addio ai piatti di plastica: in Toscana un esempio da seguire

Addio a bicchieri e piatti di plastica: da settembre nelle scuole di Montemurlo, un comune della provincia di Prato si mangerà solo su piatti di ceramica.

Il progetto nasce nell’ambito della campagna “Plastic free Challenge” promossa dal Ministero dell’Ambiente, con l’obiettivo di ridurre la quantità di rifiuti prodotti dalla plastiche e dai materiali mono uso.

L’utilizzo dei piatti tradizionali porta una serie di vantaggi sia per l’igiene dei bambini (niente più piatti sporchi negli zaini come succedeva fino all’anno scolastico passato) ma anche per i genitori che ogni sera non dovranno più preoccuparsi di lavare e preparare le stoviglie per il pranzo del giorno successivo.

Una scelta importante e vantaggiosa, anche perché spesso succedeva, che alcuni bambini si dimenticassero di portare l’occorrente per il pranzo e quindi si era costretti a ricorrere a piatti e bicchieri in plastica. Nei refettori scolastici delle primarie del territorio, sono state installate dunque delle lavastoviglie che consentiranno di lavare direttamente a scuola piatti e bicchieri usati per il pranzo.

Secondo l’assessore alla Pubblica Istruzione della cittadina Antonella Baiano, l’uso della ceramica fornisce anche altri vantaggi: si tratta di un materiale sano che non rilascia sostanze chimiche con le alte temperature e non va dimenticato l’aspetto educativo di questo progetto: i piatti di ceramiche e i bicchieri di vetro responsabilizzano i bambini, educandoli al concetto del riuso e al rispetto dell’ambiente invece che all’uso e getta dei materiali monouso.

Un progetto non solo ecosostenibile ma anche solidale: dallo scorso febbraio nelle scuole montemurlesi, infatti è partito anche un altro importante progetto contro lo spreco di alimenti.

Tutto il cibo delle mense non sproporzionato e non somministrato agli studenti (circa 1.350 pasti ogni giorno) e dunque perfettamente integro, non finisce più nella spazzatura, ma è recuperato dai volontari della San Vincenzo e distribuito alle famiglie bisognose del territorio.

Grazie alla disponibilità dell’azienda che gestisce la refezione scolastica, gli alimenti avanzati sono sistemati in appositi contenitori per garantirne l’igiene e la sicurezza ed etichettati con le indicazioni del cibo contenuto e le modalità di utilizzo.

Il progetto rientra nell’ambito della campagna “Plastic free Challenge” promossa dal Ministero dell’Ambiente che vedrà coinvolto l’intero comune in altri eventi pubblici e nell’utilizzo di materiale eco sostenibile.

Dino Galuppi

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