I temi per la prima prova scritta e il materiale per la seconda sarebbero a prova di hacker, secondo quanto dice il Miur, perché viene utilizzata una tecnologia di tipo militare, con cifratura a doppia chiave mentre gli studenti, invece di studiare, sembra abbiano messo in moto tutta la fantasia possibile per dribblare qualsiasi controllo.
E così ne hanno trovato un’altra, tra le tante di cui abbiamo reso conto: la bottiglietta.
Che non è quella che viene buttata a mare dai naufraghi, ma quell’altra che spesso i ragazzi portano con sé a scuola per combattere l’arsura provocata dall’ansia di prestazione.
«Nessun professore vi sequestrerà mai la bottiglietta dell’acqua o di qualche altra bibita! La sera prima del compito dovrete seguire questa procedura:
1) staccare e scannerizzare l’etichetta della bottiglietta dell’acqua;
2) con un programma di fotoritocco cancellare i componenti dell’acqua o della bibita;
3) con lo stesso programma di fotoritocco scrivete le formule e gli appunti che vi occorrono»
E ora che anche i commissari sanno di questa ulteriore trovata, che faranno?
In riscontro a quanto previsto dall’art. 10 comma 6 del decreto 37 del 29 febbraio…
L’ “asfissia sessuale”, sarebbe una pratica erotica estrema, di cui purtroppo nella maggioranza dei casi si…
In una recente indagine della Tecnica della Scuola, la rivista specializzata ha domandato ai propri…
La Festa dei lavoratori del 1° maggio fu istituita il 20 luglio 1889 a Parigi nel corso della…
Entro un mese gli istituti scolastici dovranno esprimere osservazioni e suggerimenti sull'affidamento dei contatti di…
“Le gravissime affermazioni del Generale Vannacci sul trattamento da riservarsi a persone con disabilità non…