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Al via gli esami di riparazione: cosa sono e cosa accade se non si superano

Con il volgere al termine dell’estate si avvicinano le date degli esami di riparazione con i quali gli studenti delle superiori cercheranno di recuperare il debito formativo, così da poter accedere alla classe successiva.

Quando si arriva allo scrutinio di fine anno con un’insufficienza, il Consiglio di classe valuta se dare o meno allo studente il debito formativo. Nel caso in cui lo ritenga necessario dunque, lo studente dovrà prepararsi durante l’estate per colmare le proprie lacune e superare un esame.

Le prove di riparazione vengono gestite dai singoli docenti i quali decidono, secondo delle linee guida delle scuole, la modalità di verifica, che può essere scritta o orale, sul programma svolto durante l’anno.

Il recupero dei debiti, come stabilito dal decreto n.80 del 3 ottobre 2007, deve avvenire entro il 31 agosto e comunque prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, altrimenti non si viene promossi.

La verifica finale verrà svolta dai docenti della classe e sarà responsabilità del Consiglio di classe formulare il giudizio definitivo sull’ammissione all’anno successivo. In questo modo tutti entreranno in classe senza debiti e saranno in condizione di svolgere regolarmente il programma del nuovo anno.

Attenzione, però. Possibile anche che, come stabilito dalla normativa, alcune scuole possano arrivare a organizzare gli esami di recupero i primi di settembre, purché tutte le procedure e gli scrutini finali siano completati prima dell’inizio delle lezioni.

In ogni caso durante la prima parte dell’estate, lo studente può usufruire del corso di recupero che la scuola attiva proprio per agevolare la preparazione all’esame di riparazione.

Quest’ultimo ovviamente è gestito dal singolo docente e non dal Miur, dunque sta al professore decidere la modalità (scritto o orale), basandosi sul programma svolto durante l’anno.

Il voto finale anche è deciso dal professore ma con l’ausilio del Consiglio di classe: insieme dunque valutano se il candidato può procedere nel suo percorso accademico o se è necessario ripeta l’anno scolastico precedente.

Esami di riparazione, cosa succede se va male?

Il rischio di essere bocciati esiste, ma non è automatico.

Lo studente che all’esame di riparazione non riesce a raggiungere la sufficienza in una o più materie oggetto di recupero non viene automaticamente bocciato, ma la sua promozione o bocciatura dipende dalla decisione collettiva del Consiglio di classe, che dovrà tenere conto non solo del voto, ma anche del giudizio complessivo sullo studente.

Perciò, anche se avete avuto la sfortuna di non raggiungere la sufficienza, potreste avere ancora una speranza per non perdere l’anno a causa del debito scolastico.

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Andrea Carlino

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