Attualità

Al via il ciclo di rappresentazioni classiche a Siracusa. In scena due tragedie e una commedia

di Nello Pappalardo

È il primo appuntamento teatrale di primavera, come preludio a quelli che saranno gli eventi estivi più frequentati e più apprezzati dal grosso pubblico. Il cinquantaquattresimo ciclo di rappresentazioni classiche, che la Fondazione Inda propone sul magico palcoscenico del teatro antico di Siracusa, si apre nel segno della nuova estetica teatrale messa in atto dalla regista palermitana Emma Dante a vantaggio di una rilettura intesa a confermare la grande attualità del classico.

La prima delle due tragedie, che vengono rappresentate a sere alterne, con inizio alle 18.45 e fino al 24 giugno, è “Eracle” di Euripide con un cast quasi tutto al femminile con Mariagiulia Colace (Eracle) Serena Barone (Anfitrione), Naike Anna Silipo (Megara), Patricia Zanco (Lico), Carlotta Viscovo (Teseo), Francesca Laviosa (Iris), Arianna Pozzoli (Lyssa), Katia Mirabella (messaggero), Samuel Salamone (corifeo), Sena Lippi e Isabella Sciortino (figli di Eracle), le danzatrici Silvia Giuffrè, Sabrina Vicari e Mariella Celia e le due musiciste Serena Ganci e Marta Cannuscio. La traduzione è di Giorgio Ievanò.

Così Emma Dante spiega la propria scelta: “Della figura di Eracle mi interessa la fragilità, perché non è la forza né il potere a renderlo virile. È la sua anima e il suo coraggio a fare di lui un essere umano, non certo i suoi muscoli. È un semidio invincibile solitario e nevrotico, che all’apice della tragedia gira i tacchi ed esce di scena, non cerca il sacrificio della pena per i suoi delitti, ma fugge dal dolore seguendo il consiglio dell’amico del cuore. È umano, Eracle”.

La seconda è “Edipo a Colono” di Sofocle, che il greco-francese Yannis Kokkos dirige sulla traduzione di Federico Condello. Nel ruolo del titolo è Massimo De Francovich che avrà accanto Sebastiano Lo Monaco (Teseo), Roberta Caronia (Antigone), Danilo Nigrelli (il messaggero), Stefano Santospago (Creonte), Eleonora De Luca (Ismene), Fabrizio Falco (Polinice) e Sergio Mancinelli (lo straniero). Il coro dei vecchi, guidato dal corifeo Davide Sbrogiò, è composto da Massimo Cimaglia, Francesco Di Lorenzo, Lorenzo Falletti, Tatu La Vecchia, Eugenio Maria Santovito e Carlo Vitiello con la partecipazione degli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico.

Per il 29 giugno è fissato il debutto dei “Cavalieri”, la commedia di Aristofane diretta da Giampiero Solari sulla traduzione di Olimpia Imperio, che segna il debutto al teatro antico dell’attore e doppiatore Francesco Pannofino e quello, inedito, del trombettista Roy Paci nel ruolo del Corifeo, con, tra gli altri, Gigio Alberti, Antonio Catania, Giovanni Esposito, Sergio Mancinelli e gli allievi del secondo e terzo anno della scuola dell’Inda. Repliche fino all’8 luglio.

Grande è l’attenzione che la Fondazione Inda e il suo direttore artistico Roberto Andò dedicano al pubblico più giovane e alle scuole. Oltre alle serate destinate ad essi nell’ambito delle tradizionali rappresentazioni aretusee, dal 14 maggio all’8 giugno è in programma la ventiquattresima edizione del “Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani”, che vedrà alternarsi sulla scena del teatro antico di Palazzolo Acreide compagnie scolastiche provenienti da varie località nazionali ed internazionali.

L’intensa proposta di eventi siracusani prevede inoltre, nella sola giornata dell’11 giugno, la presenza di Andrea Camilleri, interprete della sua “Conversazione con Tiresia”, per la regia di Roberto Andò, mentre dal 12 al 15 luglio, “a gentile richiesta” dopo l’enorme successo ottenuto la scorsa stagione, Salvo Ficarra e Valentino Picone torneranno in scena con la commedia di Aristofane “Le rane”, regista Giorgio Barberio Corsetti. Il 18 luglio, lo scrittore Alessandro Baricco interpreterà la sua pièce “Palamede”, accanto a Valeria Solarino. Tre le conferenze in programma: il 31 maggio il filosofo Massimo Cacciari parlerà di “Eracle” e di “Edipo a Colono”, il 28 giugno lo storico Luciano Canfora presenterà “I Cavalieri”; il 16 luglio Alessandro Baricco si intratterrà sui rapporti tra epica e tragedia.

Redazione

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