C’è molto dibattito sulla possibilità offerta agli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali di frequentare le lezioni in presenza anziché a distanza.
Le perplessità non mancano perché diverse associazioni ritengono che questa soluzione potrebbe di fatto favorire la formazione di vere e proprie classi speciali nelle scuole.
Per la verità con l’ultimo DPCM è stato precisato che i figli del personale sanitario o di lavoratori che operano nei servizi pubblici essenziali potrebbero frequentare in presenza dando così alle scuole la possibilità di formare gruppi misti di alunni.
Sulla questione abbiamo raccolto il parere della segretaria nazionale di Cisl Scuola Maddalena Gissi e l’esperienza di Cristina Marta, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo di Pavone Canavese (TO).
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