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Alunno 11enne picchiato vicino la scuola da compagni, mandibola rotta. La madre: “La scuola non permette di attivare la Dad”

Ancora violenza a scuola. Stavolta la vittima, come riportano Il Resto del Carlino e Ansa, è un ragazzino di 11 anni, aggredito da altri studenti della stessa scuola, più grandi, mentre passeggiava vicino l’istituto. L’aggressione ha causato allo studente la rottura della mandibola e una prognosi di trenta giorni.

La ricostruzione dei fatti

Tutto è avvenuto lunedì scorso, 30 ottobre, nel modenese. Il minorenne, stando a quanto ha raccontato la madre, che ha sporto denuncia per lesioni ai carabinieri, stava passeggiando intorno all’istituto prima di entrare in classe con un compagno, quando i due, dodici e tredici anni, iscritti alla stessa scuola, lo hanno preso a calci e pugni, ripetutamente. Questi avevano già preso di mira la vittima, spintonandolo qualche giorno fa.

La madre ha denunciato: “Mentre eravamo in caserma mio figlio ha ricevuto dei messaggi dai compagni di classe che gli dicevano che i due bulli quella stessa mattina lo stavano cercando a scuola per picchiarlo ancora, come poi mi hanno confermato anche alcune madri”. Insomma, un’escalation di violenza cieca che non accennava a placarsi.

La madre della vittima e la richiesta alla dirigente scolastica

Purtroppo la donna ha aggiunto anche che mentre avveniva il pestaggio “altri ragazzi ridevano e riprendevano la scena con il cellulare”. Infine l’interrogativo rivolto alla dirigente scolastica: “Sono già stati identificati dalla preside, mi chiedo, con sconcerto, perché non siano ancora stati sospesi”.

L’11enne vittima dell’aggressione perderà un intero mese di scuola: “Ho chiesto alla scuola se fosse stato possibile attivare la Didattica a Distanza ma mi è stato risposto che non ci sono le condizioni per farlo. Quindi, seguendo i programmi della classe, dovrò cimentarmi nel ruolo di professoressa. Per fortuna ci sono i nonni, perché io comunque devo lavorare e non mi piace lasciarlo solo adesso”, ha detto.

Redazione

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