Qualche giorno di sospensione può bastare per l’alunno di 15 anni che si è sentito male, per avere ingerito alcolici o sostanze stupefacenti, nel corso di un’assemblea d’istituto in una scuola superiore di Morbegno in provincia di Sondrio.
«Come scuola – ha detto il preside, secondo quanto riportato da Il Giorno,- noi in passato abbiamo affrontato, con degli incontri con le forze dell’ordine, le tematiche dell’uso e dell’abuso di sostanze alcoliche e delle droghe. Per poter raggiungere i migliori risultati nella lotta e nella prevenzione la scuola deve essere necessariamente affiancata e supportata dalle famiglie e da tutta la società. Non dobbiamo assolutamente demonizzare il ragazzo che magari si è trovato costretto a bere per una sorta di rito di iniziazione. I veri responsabili sono quelli che hanno venduto bevande alcoliche ad un minorenne».
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«Secondo me – ha dichiarato il parroco impegnato nella lotta contro il disagio giovanile – questo è l’ennesimo messaggio forte che ci viene dato a noi adulti. I ragazzi sono attirati dallo sballo perché non trovano più la strada giusta. Noi adulti dobbiamo imparare a capire che non dobbiamo limitarci a condannare».
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