“Ancora non me ne rendo conto”. La lettera amara di una prof. a Renzi

Premesso che la sottoscritta è precaria da circa 22 abilitata per le seguenti classi di concorso (A345-A346), scuola elementare (EEEE), scuola materna (AAAA), personale educativo (PPPP) e  (A245 – A246 non abilitata). Che attualmente ha un contratto fino al 30 giugno per la classe di concorso A345 (inglese scuola media) nonché completamento in una paritaria (A346 liceo classico).

Durante la mia vita professionale ho sempre insegnato con vari riconoscimenti nelle mie classi di concorso, sono madrelingua inglese, ho più certificazioni in lingua inglese (B2 –C1), sono abilitata  alla formazione delle insegnanti di scuola elementare per l’insegnamento della lingua inglese nonché ho partecipato in qualità di formatore – tutor per la Provincia di Catanzaro alla loro formazione per il conseguimento della certificazione atta all’insegnamento della lingua inglese nella scuola elementare, sono esaminatrice Cambridge per il conseguimento della certificazioni, sono un esperto formatore per la lingua inglese in corsi per il conseguimento delle certificazioni Cambridge,  sono anche abilitata all’insegnamento lingua inglese nella scuola elementare, ho partecipato in qualità di esperto formatore all’espletamento di molteplici progetti PON per il conseguimento delle varie certificazioni ed ancora dell’altro.

Tutto questo nella “BUONA SCUOLA”, avrebbe dovuto essere un buon biglietto da visita nel tanto decantato potenziamento che le varie istituzioni scolastiche da qui a poco dovranno attuare. Il Primo Ministro ed il Ministro della Pubblica Istruzione hanno sempre parlato di “privilegiare” nel potenziamento le materie scientifiche e la lingua straniera, particolarmente per l’inglese.

Con tutte queste buone premesse mi apprestavo ad attendere con serenità le fatidiche ore 16.00 del giorno 10 novembre, momento in cui il Ministero, a mezzo di e-mail ha comunicato, anche, il destino professionale della sottoscritta e con precisione quasi svizzera, alle ore 16.05 arriva la tanto agognata e-mail:

Lei e’ risultata destinataria di una proposta di assunzione.

Contenta della comunicazione la sottoscritta ha proseguito nella lettura per poi collegarsi nell’archivio personale delle istanze online dove è presente la mia proposta di assunzione.

Come è andata a finire: SCUOLA ELEMENTARE  posto comune  Prov. di Bergamo,

Evviva la buona scuola

Quindi oltre al danno la beffa, sarò, forse, costretta a 45 anni compiuti, ad abbandonare il nucleo familiare per un posto a circa 1200 km su una classe di concorso che, la sottoscritta, anche se abilita, nei 22 anni di precariato avrà insegnato qualche mese collezionando circa una ventina di contratti per lo più di un solo giorno.

Questa è la BUONA SCUOLA

Non solo tutto questo ma, la cosiddetta ciliegina sulla torta, la sottoscritta non potrà svolgere l’anno di prova in quanto il proprio contratto al 30 giugno sulla classe di concorso A345, non è affine alla classe di immissione in ruolo.

E’ proprio vero che in Italia si assiste quotidianamente alla fuga de cervelli ma molto probabilmente di quelli sbagliati.

Un fraterno saluto dalla “nuova” maestra Vittoria Lazzaro (già professoressa, già docente, già madrelingua, già esperta in lingua straniere inglese)

Evviva la buona scuola

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Elezioni CSPI: secondo Unicobas un’occasione importante per riaprire il dibattito sul tema della rappresentatività dei sindacati

A pochi giorni dalla data del 7 maggio, quando nelle scuole si voterà per rinnovare…

04/05/2024

Niente ‘gita’ chi ha una brutta pagella pure se disabile o bes, Valditara critico: il merito non è la media aritmetica dei voti

Anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, boccia sonoramente la decisione presa dal…

04/05/2024

Edilizia scolastica, un tema trascurato; ma senza spazi adeguati è impossibile fare “didattica attiva”

Fra le molteplici segnalazioni dei lettori che hanno partecipato alla nostra iniziativa “Dillo al Ministro”…

04/05/2024

“Cred’io ch’ei credette ch’io credesse”. Elogio del congiuntivo e del pensiero critico

Nelle ultime settimane è tornata in primo piano con grande eco social, la mai sopita…

04/05/2024

Il solito “falso mito” delle scuole speciali: Ora basta!

Alle recenti roboanti dichiarazioni dell’editorialista Galli della Loggia sulle scuole speciali hanno fatto eco in…

04/05/2024

Una classe di Torino visita una radio per terminare un podcast: esclusi 7 alunni con la media sotto l’8! Proteste: questo è il merito?

Social e nuove tecnologie sono sempre più presenti nella vita dei giovani. Anche a scuola.…

04/05/2024