In questo articolo si scrive: “L’Anp infatti rappresenta solo un terzo dei dirigenti scolastici in servizio nelle scuole italiane, mentre la restante parte, la più rappresentativa, aderisce in maggioranza ai sindacati dell’AREA V (Flc Cgil, Cisl, Uil e Snals) che stanno dando in queste ore valutazioni molto diverse da quelle dell’Anp al disegno di legge sulla buona scuola e, in particolare, alle aumentate responsabilità del dirigente scolastico attraverso le quali, secondo il Governo, la scuola italiana dovrebbe migliorare”.
Riflessioni che non lasciano fraintendimenti, ma che evidenziano e puntualizzano numeri e posizioni di politica scolastica differenti, talmente differenti da consigliare ai futuri lavori parlamentari un riequilibrio degli obiettivi del DdL sulla scuola.
Insomma, è necessario uno sforzo verso un ulteriore ascolto a 360 gradi, valutando con la stessa attenzione le proposte di tutti gli addetti ai lavori.
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