Scrive il collega Giorgio Morale: “si moltiplicano gli appelli in difesa della cultura umanistica, dell’insegnamento della Filosofia, della Geografia, della Storia dell’arte, della Educazione musicale. Appelli in difesa del liceo classico. Il sapere non specificamente aziendalistico sta sparendo dalle nostre scuole? E diventato inutile?
Su vivalascuola poniamo il problema partire dal libro di Nuccio Ordine ‘L’utilità dell’inutile’ su cui riflette Donato Salzarulo: http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/2014/02/03/vivalascuola-162/
E ci domandiamo anche: la ministra Carrozza cosa dice? Leggiamo il suo Atto di indirizzo 2014 e troviamo ancora digitalizzazione, potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale, raccordo dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro. Inoltre: un anno in meno di scuola, e comunque una scuola per imparare a lavorare, una scuola fatta di stage e tirocini! La scuola della “alternanza scuola-lavoro” che piace a Confindustria!
A chi giova la diffusione di un’idea di sapere rivolto esclusivamente al profitto? A chi il potenziamento dell’analfabetismo?”.
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