Un nostro lettore ci chiede se l’assenza per la somministrazione delle dosi di vaccino è da considerarsi alla stregua di un’assenza di malattia con tanto di decurtazione economica o se invece è una tipologia di assenza senza nessuna trattenuta dalla busta paga.
Ai sensi dell’art.31, comma 5, del decreto sostegni, l’assenza dal lavoro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche per la somministrazione del vaccino contro il COVID-19 è giustificata. La predetta assenza non determina alcuna decurtazione del trattamento economico, né fondamentale né accessorio.
Per cui è evidente che l’assenza fatta per motivi dovuti alla somministrazione del vaccino, ma non quelle dei giorni successivi causate da reazioni dello stesso vaccino, è giustificata e non determina trattenute come accade per la normale assenza di malattia nei primi 10 giorni.
L’introduzione di questa tipologia di assenza per la somministrazione del vaccino da parte del personale docente e Ata, risale alla fine di marzo 2021, ma al SIDI, a quanto pare, non c’è la possibilità di selezionare questo tipo di assenza. Alcune Segreterie scolastiche, ci viene segnalato da qualche docente, segnano l’assenza come fosse malattia e nella busta paga del lavoratore compare questa nota: “AVVISO DEBITO: Si informa che la ritenuta identificata con il codice xxxxxxx si riferisce al debito accertato per l’assenza del giorno XX/XX/XXXX. Si informa la S.V. che il debito verrà recuperato con ritenuta mensile fino al 05/2021”.
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