Il decreto del ministro Giannini n. 356 del 23 maggio 2014 sembra una vera e propria inversione di tendenza rispetto alle dichiarazioni fin qui fatte in materia di reclutamento.
La novità è di non poco conto ed ha già suscitato qualche polemica.
Le graduatorie del concorso bandito nel 2012 potranno infatti essere ancora utilizzate a partire dal settembre 2014 per nuove immissioni in ruolo anche al di là dei posti previsti dal bando (poco più di 11mila)
La decisione del Ministro pare essere legata al fatto che la richiesta di poter bandire un nuovo concorso non è stata ancora autorizzata dal Governo.
L’applicazione del decreto consentirà così di effettuare il 50% delle assunzioni utilizzando la graduatoria di concorso e il 50% “pescando” dalle graduatorie ad esaurimento.
Resta il fatto che il decreto della Giannini sottolinea in modo fin troppo chiaro che tutto questo è subordinato alla “procedura autorizzatoria” prevista dalla legge 449/97. Come dire: “Per il Ministero dell’Istruzione le assunzioni si possono fare già da subito, se il MEF è contrario se ne assuma apertamente la responsabilità”. E’ probabile, insomma, che il provvedimento di queste ore nasconda di fatto un contrasto interno al Governo e in particolare fra i due Ministeri (Istruzione ed Economia) come è ormai tradizione da parecchio tempo.
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