Categorie: Estero

Assunzioni, si parte bene: i sindacati convocati all’Aran in tempo record

Il piano di assunzione dei precari della scuola procede a ritmi serrati: martedì prossimo, 19 luglio, i sindacati di comparto sono stati all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di un passaggio anomalo, ma indispensabile: l’articolo 9 del Decreto Sviluppo prevede, infatti, che il “piano di assunzioni sia preceduto da un’apposita sessione negoziale concernente interventi in materia contrattuale per il personale della scuola, che assicuri il rispetto del criterio di invarianza finanziaria”.
In attesa di conoscere i retroscena che hanno indotto l’amministrazione ad avviare una apposita sessione contrattuale per delle semplici immissioni in ruolo (a tal proposito un’ipotesi, quella di vedere sfumate le ricostruzione di carriera, è già stata formulata all’interno di questa testata).
, appare consolidarsi la teoria che vedrebbe assumere a titolo definitivo tutti gli oltre 67.000 precari già a partire dal settembre 2011.
Ne è convinto il leader della Cisl Scuola, Francesco Scrima: “andremo all’Aran con un obiettivo preciso: dare occupazione stabile ai precari della scuola, attraverso la copertura con contratti a tempo indeterminato, da subito, su tutti i posti vacanti e disponibili del personale docente e Ata. Ci stiamo lavorando con forte impegno da mesi e ora siamo a un passo da un risultato di straordinaria portata, perché mai le assunzioni sono state fatte su tutti i posti in organico, andando ben oltre il semplice turn over”, ha concluso Scrima.
Gli fa eco Massimo Di Menna, segretario della Uil Scuola, secondo cui, visti i tempi ristretti per attuare le procedure, bisogna determinare il prima possibile “l’atto di indirizzo: occorre una conclusione rapida – sottolinea il sindacalista – con la sottoscrizione di una intesa che consenta l’immissione in ruolo a copertura di tutti i posti disponibili in organico di diritto di personale docente e Ata (oltre 65 mila) dal 1° settembre”.
Alessandro Giuliani

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