Da correggere, secondo Bersani, all’interno della Legge di stabilità, anche gli interventi sulla scuola: ”Adesso dopo tante botte è ora di fermarsi e riflettere un attimo su come affrontare un tema che riguarda l’istruzione, la formazione, che non può più essere gestito a colpi improvvisi e pesanti”.
Intanto oggi a Piazza San Giovanni a Roma durante la manifestazione organizzata dalla Cgil, la Flc ha detto la sua sulla scuola e la legge di stabilità.
La scuola non ha bisogno né di bastoni né di carote ma di un progetto che le consenta di assolvere al suo mandato costituzionale: garantire a tutti il diritto a un’istruzione di qualità. Nei giorni della polemica sulle 24 ore di lezione in classe, la Flc Cgil risponde così da piazza San Giovanni, nella Roma del villaggio del lavoro.
Dirigenti e insegnanti che si alternano allo stand chiedono investimenti, organici adeguati, scuola partecipata. Certezze dunque e non ideologia, a cominciare dal lavoro. Insegnanti e tecnici chiedono la restituzione dei gradoni e lo sblocco dei contratti, colpiti duramente anche nella nuova legge di stabilità.
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