Bidello assolto perché il fatto non sussiste: l’uomo era accusato di abusi sessuali su quattro bambini di un asilo valdarnese. Il pm aveva chiesto 13 anni di condanna, ma come si vede alla fine tutto si è chiuso con un nulla di fatto, mentre l’uomo dal 2011 ha dovuto subire un calvario e si è sempre dichiarato innocente.
La vicenda, ripercorsa in aula e sempre a porte chiuse, era iniziata infatti nel 2011 quando un gruppo di genitori aveva notato nei figli strani comportamenti. I bimbi furono affidati ad un gruppo di psicologi del Meyer e dalle perizie emerse una sintomatologia definita compatibile con un abuso di carattere sessuale.
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Da lì la denuncia e gli arresti domiciliari per il bidello, un 53enne, a carico del quale tuttavia né telecamere nascoste nella scuola materna né controllo ai computer avevano fatto emergere nulla. Nel febbraio del 2015 comunque il gup lo rinviò a giudizio per quattro degli 11 casi segnalati procedendo per gli altri col ‘non luogo a procedere’.
Il processo ha visto in aula genitori, periti e consulenti di parte, consulenti e maestre ma non i bimbi ritenuti dal consulente non idonei per “memoria potenzialmente inficiata dal percorso psicoterapeutico e dai racconti di mamme e papà”.
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