Addirittura 400 mila bimbi fra i 7 e i 9 anni hanno già scommesso la paghetta su lotterie, scommesse sportive e bingo. A dirlo sono i risultati dell’indagine nazionale sul gioco d’azzardo nei minori, promossa dalla Società italiana medici pediatri (SIMPe) e dall’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss).
Secondo lo studio, presentato durante l’International Pediatric Congress on Environment, Nutrition and Skin Diseases in corso a Marrakech, il 75% dei genitori, se scoprisse che il proprio figlio gioca, riterrebbe necessario intervenire. Eppure il 90%, in base ai quanto dichiara il campione costituito da mille genitori, non conosce neppure il termine ludopatia e il 70% non ha mai parlato del tema gioco patologico in famiglia.
Il primo amo per adescare i minori può essere un semplice pc domestico, visto che oltre la metà dei genitori, ben il 51,3%, non usa nessun filtro e nessuna limitazione per evitare che i propri figli si imbattano su siti internet pericolosi.
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