Attualità

Blanco a Sanremo 2023, il Gip lo assolve e il Codacons non ci sta: “Comportamento diseducativo, ha un seguito di giovani”

A distanza di più di un anno si parla ancora del caso Blanco Sanremo 2023. Sul palco dell’Ariston nel febbraio dell’anno scorso, lo ricordiamo, il cantante Blanco, ossia Riccardo Fabbriconi, all’epoca 19enne, durante la sua esibizione ha distrutto letteralmente a calci la scenografia composta da rose dopo essersi infuriato a causa di un problema tecnico.

Per il Codacons il Tribunale ha fatto una gaffe

Il cantante è stato addirittura indagato dalla Procura di Imperia per danneggiamento aggravato, rischiando addirittura la reclusione. Ieri, 3 aprile, come riporta RaiNews, il Gip di Imperia ha “assolto” Blanco confermando la decisione della Procura e rigettando l’opposizione presentata dal Codacons, associazione dalla cui denuncia era nata l’indagine per danneggiamento.

“Nel motivare la sua decisione il Tribunale di Imperia commette una clamorosa ‘gaffe’ – tuona il Codacons – attribuendo il comportamento dell’artista alla tensione dovuta alla gara canora cui l’artista partecipava. Peccato però che nel 2023 Blanco partecipò al Festival solo come ospite, per presentare il suo nuovo brano”.

Nel provvedimento del Gip si legge: “Nel caso in esame, risulta che la collera di Fabbriconi è stata innescata da un malfunzionamento dell’impianto audio che, palesemente, ha rischiato di pregiudicare la sua prestazione; in un contesto di forte tensione come quello dell’esibizione canora sanremese, foriera di esiti decisivi per la carriera di ciascun cantante coinvolto, appare se non giustificabile almeno comprensibile la collera dell’indagato a fronte di un inconveniente che poteva compromettere le sue chances di vittoria”.

“Ma Blanco non aveva alcun possibilità di vittoria, non partecipando ad alcuna gara ed essendo presente al Festival di Sanremo esclusivamente in qualità di ospite! – evidenzia il Codacons – Circostanza che, al contrario, aggrava il suo comportamento, del tutto ingiustificato e altamente diseducativo, considerato l’elevato seguito di giovanissimi vantato dall’artista”.

Il Codacons chiederà il riesame: una storia infinita

“Per il Gip il fatto che il Comune di Sanremo non si sia attivato in sede legale contro l’artista, ridimensiona il caso della distruzione della scenografia dell’Ariston, e fa venire meno elementi per proseguire le indagini”, sottolinea l’associazione dei consumatori. Scrive il giudice: ”Si sottolinea che il Sindaco di Sanremo, pur avendo rilasciato dichiarazioni ai mass-media nelle quali allude ad un danno di immagine per la Città da lui rappresentata (cioè ad un danno obiettivamente maggiore di quello arrecato agli allestimenti floreali in sè e per sè considerati), non sembra aver esperito alcuna iniziativa in campo civile o penale nei confronti dell’indagato, mostrando di attribuire alla condotta di Fabbriconi un rilievo assai minore di quello dichiarato sull’onda dello strepito mediatico”.

Ora il Codacons presenterà istanza al presidente del Tribunale e alla Cassazione, chiedendo il riesame del provvedimento.

“Pessima gestione della rabbia da parte di un giovane”

A riflettere sull’accaduto all’indomani dei fatti è stata Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola, nel corso del format settimanale “Facciamo il punto”. “Piaccia o no, da anni all’evento ‘Festival di Sanremo’ si riconosce una portata educativa. Allora non è forse così fuori luogo ricordare uno dei principi basilari dell’educazione: si apprende ciò che si vede, prima ancora di ciò che ci viene detto. Chiediamoci quale messaggio trasmetta l’episodio di ieri. Proviamo magari a trasferirlo in un contesto scolastico”.

La Barbacci ha cercato di fare una riflessione abbastanza ampia, senza colpevolizzare il cantante, trasponendo l’episodio a livello generale: “Se Lionel Messi, per un brutto fallo, avesse dato in escandescenze simili, non se la sarebbe cavata così a buon mercato. Immagino un’espulsione e forse anche una squalifica. Non mi pare un gesto ‘trasgressivo’ e paragoni con esempi ‘dirompenti’ di grandi icone del rock mi sembrerebbero addirittura blasfemi. Qui parlerei solo di pessima gestione della rabbia da parte di un giovane sottoposto a forte pressione, e mi chiedo se non sia altrettanto discutibile la gestione che del caso è stata fatta dai responsabili dell’evento”, ha aggiunto.

“La mente va a tanti episodi, anche recenti, con cui ogni giorno chi lavora nella scuola si trova a fare i conti, e mi chiedo quale rinforzo l’azione educativa dei nostri insegnanti possa ricevere da quanto accaduto e trasmesso in Eurovisione”, ha concluso.

Redazione

Articoli recenti

Procedimento disciplinare carico di Christian Raimo docente e scrittore accusato di violazione del codice etico dei dipendenti pubblici

A carico di Christian Raimo, docente di storia e filosofia a Roma, ma anche storico,…

16/05/2024

Il velo scuola? È giusto vietare di indossarlo, la religione non va ostentata: la Cedu respinge il ricorso di tre studentesse musulmane

È lecito impedire di indossare il velo a scuola: lo ha stabilito la Corte europea…

16/05/2024

Esiti mobilità docenti 2024-2025, venerdì 17 maggio saranno resi noti già nella mattinata con un avviso sulla mail registrata su Polis

Nella mattinata di venerdì 17 maggio i docenti di ruolo interessati che hanno presentato istanza…

16/05/2024

Stop al registro elettronico, l’esperimento. Un papà si lamenta: “I ragazzi non possono perdere tempo dirsi i compiti”

Qualche mese fa, a febbraio, abbiamo trattato il caso di una scuola media di Firenze,…

16/05/2024

Intelligenza artificiale, Di Meglio (Gilda): con atenei esteri che vendono titoli fasulli avremo docenti ignoranti, ben venga

Questa mattina a Milano, presso l’ISS Schiaparelli-Gramsci di Milano, si è svolto il convegno dedicato…

16/05/2024

Il Santo protettore degli insegnanti, Jean-Baptiste de La Salle, il don Milani ante litteram, ha ancora qualcosa da dirci

Riemerge in questi giorni, dalle nebbie della storia francese, un personaggio ignoto ai più e…

16/05/2024