Blocco contratti al Senato: il parere favorevole della Commissione Cultura non è scontato

Nella seduta del 29 maggio la Commissione Cultura del Senato dovrebbe approvare il parere definitivo sullo schema di regolamento sul blocco dei contratti pubblici.
Nel pomeriggio del 28 la Commissione ha iniziato ad esaminare il provvedimento dopo la relazione introduttiva di Francesca Puglisi (PD).
Nel suo intervento, Puglisi ha sottolineato con soddisfazione il fatto il regolamento “fa comunque salva per la scuola la destinazione del 30 per cento dei risparmi per valorizzare il personale scolastico, secondo quanto previsto dall’articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008”.
Peraltro, ha precisato la relatrice, “la certificazione di quel 30 per cento di cosiddetto risparmio e’ stata ogni anno oggetto di discussione con la Ragioneria dello Stato”.
Francesca Puglisi ha comunque ribadito che il regolamento stabilisce in modo inequivocabile che “per il periodo 2011-2014 non e’ quindi utile ai fini della maturazione delle classi e degli scatti di stipendio e le eventuali progressioni di carriera nello stesso quadriennio hanno effetti solo giuridici”.
La Puglisi ha però anche detto che “è essenziale avviare la discussione del nuovo contratto nazionale, per essere pronti poi, quando le risorse saranno disponibili, ad inserire gli adeguati incrementi stipendiali”.
“Solo attraverso la contrattazione
– ha chiarito la senatrice del PD – e non certo la via legislativa, è possibile valorizzare compiutamente la professionalità docente e introdurre percorsi chiari di carriera”.
Ma cosa significa “valorizzare” la professionalità docente ? Puglisi ha dato una sua risposta: “La valorizzazione deve essere legata all’impegno orario e agli incarichi aggiuntivi, prevedendo l’individuazione di alcune figure di sistema in ogni scuola (sul modello delle funzioni strumentali) con compiti organizzativi e di coordinamento didattico, con un orario potenziato, la cui retribuzione non deve gravare sul fondo di istituto ma su risorse ad hoc”.
Nel dibattito che è seguito il senatore Bocchino (M5S) si è espresso in modo nettamente contrario al provvedimento, mentre la senatrice Giannini (Scelta Civica) ha sottolineato che la questione della spesa scolastica potrebbe essere riconsiderata tenuto conto che anche l’Unione europea concorda sul fatto che essa debba essere considerato un vero e proprio investimento.
In conclusione di seduta la senatrice del PD Di Giorgi è intervenuta per richiedere alla collega Puglisi di predisporre un parere contrario sullo schema di regolamento.
Difficile fare previsioni sulla conclusione della vicenda, tenuto anche conto del fatto che il parere della Commissione Cultura è di fatto di scarsi rilievo dal momento che a riferire al Governo dovrà essere la Commissione Affari Costituzionali che avrà tempo per terminare i propri lavori fino al 7 giugno.

Reginaldo Palermo

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