Generale

Blue marble, la biglia blu. Storia della prima foto della terra

La Tecnica della Scuola ripropone il meglio della rubrica “Sulle spalle dei giganti”, i grandi della scienza raccontati sotto un punto di vista storico.

La prima foto della terra

Il 7 dicembre del 1972 fu scattata dagli astronauti dell’Apollo 17 che si trovavano a 45000 km da casa una delle fotografie più importanti e celebri della storia dell’umanità, la “Blue marble”, la biglia blu. Per la prima volta e a colori veniva ritratto il nostro pianeta in tutto il suo splendore. Un punto di vista inedito che speriamo ci aiuti a comprenderne la storia e il valore.

Come disse infatti già l’astronomo seicentesco Christiaan Huygens guardare la Terra da lontano ci dovrebbe aiutare a capire cos’è il nostro pianeta e come dobbiamo considerarlo. È indubbiamente vero, perché vivere in un posto non significa affatto conoscerlo veramente. Immaginate di perdere la memoria e di dimenticarvi quand’è il vostro compleanno o ancor peggio tutta la vostra esistenza. Potreste ancora dire di conoscervi? La memoria e dunque la storia sono strumenti necessari per capire anche il nostro pianeta.

Pensate che per scoprire il suo compleanno e per avere un quadro chiaro della sua vita ci abbiamo messo molti secoli. Nel Cinquecento il testo scientifico di riferimento per studiare la terra era ancora la Bibbia. Athanasius Kircher, eclettico gesuita, effettuò studi scientifici per capire forma e caratteristiche dell’arca di Noè; mentre l’arcivescovo anglicano James Ussher lavorando sui tasti sacri dimostrò che la Terra era stata creata nel 4004 A.C., precisamente il 23 ottobre, che il diluvio universale avvenne nel 2348mentre il messia era giunto 4000 anni dopo la creazione, quindi nel 4 A.C..

Per secoli abbiamo vissuto credendo che la Terra avesse meno di 6000 anni, che fosse stata creata, con noi e per noi in un tempo molto recente. Tuttavia, le scoperte biogeografiche: dunque i fossili, le specie sempre più numerose, i popoli delle Americhe che difficilmente trovavano posto nella narrazione biblica e il bisogno di capire e sperimentare insinuarono il dubbio che quell’idea fosse sbagliata. Sul finire del Settecento il naturalista George Louis Leclerc, conte di Buffon, ipotizzava 75.000 anni di età mentre alla fine dell’Ottocento Lord Kelvin parlava di poco più di 20 milioni di anni.

Ci vollero ancora molti studi in ambiti diversi (ad esempio la radioattività che svelò il combustibile del Sole) per arrivare alla consapevolezza che la Terra ha circa 4 miliardi è mezzo di anni, un’età 2000 volte superiore a quella ipotizzata pochi anni fa. Se riducessimo  la vita del pianeta a un anno solare gli esseri umani sarebbero comparsi il 31 dicembre alle 22 e 30 circa. Capite?

Per questa ragione sono nate discipline come l’ecologia che unisce scienze umane e biologiche ad altri ambiti come ad esempio l’economia, il diritto o l’urbanistica per conoscere e risolvere i problemi derivanti dal rapporto tra gli organismi viventi e ambiente. Se pensate però che ecologisti e ambientalisti pensino solo al bene della Terra, vi sbagliate: pensano principalmente al genere umano e al suo futuro. Perché la Terra può sopravvivere senza di noi, mentre noi abbiamo bisogno della nostra “casa”.Per tornare all’inizio della nostra storia: molti astronauti dopo la loro missione condividono lo stesso pensiero: dallo spazio non si vedono confini. Se ne vede solo uno, sottilissimo: l’atmosfera che separa la vita dalla morte. Non dimentichiamolo.

Dario De Santis

Articoli recenti

In Italia in troppe famiglie c’è ancora la cultura patriarcale, per Schlein solo la scuola e i docenti formati possono salvare i giovani

Nelle famiglie italiane c’è ancora tanta cultura patriarcale, con le donne ancora troppo spesso messe…

08/05/2024

Gps 2024, tutto in alto mare e cresce il rischio ricorsi : la “patata bollente” passa ora all’Ufficio di Gabinetto del Ministero

Cresce l’incertezza sulla “finestra” di aggiornamento delle Gps: non sono bastati due pareri del Consiglio…

07/05/2024

Caos al Concorso riservato per dirigenti e la contraddizione che si contraddice

Il ministro, saputo in quale clima di caos  e in quali condizioni  di disorganizzazione si è svolto…

07/05/2024

Il ministro Valditara mantenga la promessa sull’organico Covid

L'8 febbraio il Ministro Giuseppe Valditara aveva rilasciato un comunicato ufficiale nel quale dichiarava l'impegno…

07/05/2024

Valditara ai docenti: “Avete in mano il lavoro più bello del mondo, quello di dare un futuro ai nostri giovani”

Intervenuto nel corso della quarta tappa di Scuola Futura, ad Alessandria, il ministro dell'Istruzione e…

07/05/2024

Gratteri: volte c’è gente colta che quando parla si piace e non si rivolge alla pancia dei ragazzi, bisogna essere credibili

Il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri è stato ospite oggi, 7 maggio, di…

07/05/2024