Dopo la lettera di uno studente bocciato alla scuola, che ha avuto tanta risonanza nei vari media tanto da attirare l’attenzione anche dell‘ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, Skuola.net ha pubblicato la lettera della madre di uno studente bocciato alla sua docente.
Si tratta di un ragazzo che ha avuto molti problemi durante l’anno: il padre ha perso la vita e il ragazzo ha conseguito 5 insufficienze al primo quadrimestre. Poi lo studente è riuscito a recuperare 4 materie, ma ciò non gli ha permesso di evitare la bocciatura. Ecco il testo integrale del messaggio della madre:
“Gentile Professoressa – esordisce la lettera – scrivo questa lettera per esprimere la mia profonda delusione nei confronti di una scuola che non si è dimostrata all’altezza del suo ruolo e dei suoi fini, uno dei quali dovrebbe essere ‘l’accoglienza e l’integrazione ai fini del superamento delle difficoltà e dei disagi’. Una scuola dove è assente la sensibilità, l’umanità, l’attenzione al caso particolare. Mio figlio ha perso il padre pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico appena concluso e, di conseguenza, il primo quadrimestre non è stato in grado di concentrarsi sullo studio e si è ritrovato con 5 materie insufficienti. Durante il secondo quadrimestre ce l’ha messa tutta e con grande sacrificio e impegno è riuscito a recuperare 4 materie su 5”.
”Questo ha implicato un enorme sforzo da parte sua in quanto comunque stava (e sta) vivendo un grande dolore, ma questo suo grande impegno non gli è stato minimamente riconosciuto, la sua situazione personale non è stata affatto valutata. I professori delle materie insufficienti erano tutti nuovi e io proprio per questo avevo avuto un colloquio con la coordinatrice in cui avevo chiesto di trasmettere a questi nuovi insegnanti la particolarità del momento e, soprattutto, di far loro sapere che mio figlio nel biennio non aveva mai avuto una materia insufficiente. La coordinatrice mi aveva assicurato che l’avrebbe fatto e che mi avrebbe tenuta informata, ma invece non mi ha più contattata“.
“Pur essendo a conoscenza delle lacune mi sarei aspettata un po’ di comprensione e sensibilità, al posto di bocciarlo non si poteva considerare di dargli 3 materie a settembre visto che in due materie era quasi arrivato alla sufficienza? Non si meritava di ricevere un’altra batosta, da una scuola che dovrebbe formare e non punire: quale insegnamento dovrebbe trarne? Che l’importante è solo il voto a prescindere da tutto il resto? Mi chiedo cosa sia diventata la scuola. Un altro, l’ennesimo, algoritmo che regola le nostre vite in modo del tutto asettico e arido? Vorrei suggerire a quei professori che non hanno fatto alcuno sforzo per comprendere le vicissitudini umane e psicologiche che mio figlio ha vissuto, di leggere e riflettere con un po’ di umanità, il libro scritto da don Lorenzo Milani intitolato ‘Lettera ad una professoressa’. Mio figlio adesso cambierà scuola. Entrambi nutriamo la speranza di trovare un ambiente più accogliente e sensibile“, così si conclude lo sfogo della mamma.
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