La ministra delle Pari opportunità, Elena Bonetti, a Terrasini (Pa) ha parlato di alcune misure a cui sta lavorando e da inserire nel collegato alla prossima manovra.
“Un assegno unico – ha detto – come contributo economico alle famiglie per ciascun figlio dalla nascita all’età adulta, ridurre o rendere gratuita la retta per gli asili nido, sostegno ai territori per aumentare gli asili perché in alcune regioni sono al di sotto dell’8% di copertura, aumento del congedo di paternità portandolo ad almeno 10 giorni e bonus nascita”.
“Insegno matematica – ha detto ancora – se alla fine dall’Iva lo Stato incassa 105 invece di 100, significa che c’è stato un aumento. Ed è evidente che questo significherebbe aggravare i carichi economici delle famiglie. Questo governo nasce per evitare lo sfacelo ai danni delle famiglie italiane. Non aumentare l’Iva significa non caricare ulteriormente le famiglie, perché incide sui consumi e sui costi dei nuclei più disagiati”.
“Sono convinta che il premier Conte non userà lo specchietto per le allodole”.
“Lo Ius culturae – ha detto alla fine – non è nel programma di governo e quindi è una azione che deve maturare come input parlamentare. Io l’ho sostenuto e quindi se le altre forze di maggioranza dovessero riconoscerne il valore noi siamo in prima linea. Ma non può diventare misura di scontro e battaglia politica nella maggioranza, litighiamo su altro”.
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