Attualità

Caro libri, le proposte della Flc Cgil alla Camera: creazione di un fondo statale che garantisca testi gratis agli alunni

La Flc Cgil ha prodotto un contributo, inviato alla Commissione VII (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera dei deputati sul tema del costo dei libri di testo. Lo comunica lo stesso sindacato sul proprio sito:

“Come FLC CGIL, sul tema in discussione, abbiamo proposto la creazione di un fondo statale che garantisca la completa gratuità dei libri di testo per le alunne e gli alunni che frequentano la scuola dell’obbligo senza trascurare la gratuità per l’acquisto dei sussidi prodotti in formato digitale o misto. Chiediamo ovviamente un sostegno che rappresenti la garanzia di un’omogenea prestazione dei supporti informatici al fine di evitare disparità e disuguaglianze sul livello territoriale derivanti dall’uso di strumentazioni informatiche assai differenziate e diversamente performative. Abbiamo anche ipotizzato che, nella fase di transizione verso la completa gratuità, si adotti il modello del servizio in comodato d’uso con il relativo prestito dei libri alle famiglie di studentesse e studenti, anche frequentanti l’ultimo triennio della secondaria di secondo grado, che ne facciano richiesta e che dovranno poi riconsegnarli alla fine dell’anno scolastico per l’ulteriore riutilizzo nell’anno scolastico successivo.

Sarebbe necessaria, infine, l’introduzione di agevolazioni sotto forma di buoni libro da destinare alle famiglie di tutte le studentesse e gli studenti frequentanti la scuola secondaria di primo e secondo grado, compreso il triennio finale della scuola secondaria di secondo grado per la corresponsione di un sostegno economico rientranti nella fascia media delle dichiarazioni ISEE, erogato in misura inversamente proporzionale al livello di reddito.

In conclusione, abbiamo sottolineato che il fenomeno della dispersione scolastica si affronta, oltre che contenendo il costo dei libri di testo, anche introducendo il progressivo ampliamento dell’obbligo scolastico che per noi a regime deve andare dai 3 fino ad almeno i 18 anni“.

Daniele Di Frangia

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