Caro Renzi, riparti davvero dalla scuola!

Caro Matteo Renzi, il risultato delle Primarie è stato per te un successo, perché il popolo di ha affidato il mandato di svolgere il compito di segretario del PD, un partito che parla più voci, un partito che ha bisogno di unità, un partito che deve guardare ai problemi reali del Paese, in quanto l’Italia ha urgentemente bisogno di credibilità in Europa.
C’è, tuttavia, un popolo che è arrabbiato con te ed è quello della scuola, in quanto quasi tutti gli insegnanti non sono dalla tua parte.
La riforma della “Buona Scuola”, fortemente voluta da te e approvata dal Parlamento in tempi rapidi, presenta evidenti contraddizioni, paradossi ed ambiguità e per questo va rivista, va rimodulata, va attenuata in quanto in più parti stride con il dettato costituzionale.
La legge 107/2015 è stata, diciamolo, una legge partorita male e in fretta in quanto non è stata ben ponderata, non sono state ascoltate adeguatamente tutte le componenti del sistema scolastico italiano.
La legge della “Buona Scuola”, l’hai voluta solo tu, caro Renzi e l’hai calata dall’alto imponendola a tutti i docenti. Devi imparare ad ascoltare la voce del popolo, capire quali sono le reali esigenze, comprendere gli stati d’animo, fare in modo che nel comparto scuola ci sia l’unità d’intenti. E’ stato un grave errore dare potere ai dirigenti scolastici che si sono arrogati, in virtù della legge 107 di fare il bello e il cattivo tempo, è stato un errore istituire la chiamata diretta dei docenti perché, caro Renzi, sai in Italia le cose come vanno a finire, è stato un errore istituire la carta docente elettronica, invece di lasciare l’accredito della somma dei 500 euro in busta paga, è stato un errore la valorizzazione del merito (il bonus) che ha privilegiato alcuni docenti, lasciando da parte di lavora con serietà e impegno dietro le quinte, è stato un errore sballottare i docenti da un capo all’altro dell’Italia per colpa di un algoritmo impazzito.
Insomma, caro Renzi, nella tua riforma ci sono molte cose da aggiustare, molte cose da rivedere, molte cose da attenuare.
Queste revisioni devono avvenire attraverso l’ascolto di tutte le componenti del sistema scolastico perché qui è il sistema che non funziona! Ora l’invito viene rivolto a te che sei stato confermato segretario del PD in forma plebiscitaria: dai la possibilità di rimettere mano alla legge 107 e di migliorarla, in quanto sarà un bene per la scuola e per l’Italia. Ti invito a non incaponirti, a riflettere a mente fredda, a ponderare bene le cose, perché caro Renzi tu hai un difetto: cioè quello di essere frettoloso nelle decisioni e per questo devi imparare ad ascoltare di più.
Vedrai che attraverso l’ascolto, comprenderai tu stesso che molte storture della legge della “Buona Scuola” vanno radicalmente riviste e cambiate. Se cambierai rotta il popolo della scuola ti riconquisterà.
Buon lavoro, segretario!   

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