Carrozza: “Basta minacce al governo, pensiamo al semestre di presidenza Ue”

Invece di perdere tempo con litigi tra alleati di governo l’Italia dovrebbe concentrarsi sul suo semestre di presidenza che si avvicina sempre di più. È il pensiero della ministra dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza. “Sono sicuramente preoccupata. Le notizie che arrivano dall’Italia non sono incoraggianti. Spero siano solo minacce, ma è già molto grave che ci siano” ha dichiarato a margine del Consiglio Ue sulla Competitività che si è svolto oggi a Bruxelles, e riferendosi alla minaccia di dimissioni in massa da parte dei parlamentari Pdl nel caso di una destituzione di Berlusconi. “Noi abbiamo bisogno di stabilità e di un dibattito democratico costruttivo” ha continuato.
Secondo Carrozza “quando ci si presenta a un Consiglio europeo, ci si vorrebbe presentare in una situazione di stabilità”, anche perché bisogna “impostare la presidenza italiana, siamo già in una fase di preparazione avanzata e dovremmo parlare di quello in Italia”.
Invece siamo sempre inchiodati al dibattito attorno a Berlusconi, un dibattito che non interessa agli italiani che per il ministro “vogliono che si parli delle soluzioni per risolvere la crisi, di cosa noi intendiamo fare”. A chi le chiedeva se i colleghi ministri europei avessero espresso preoccupazioni sulla situazione in Italia, il ministro si è limitato a rispondere “no”.
E durante il semestre di presidenza Ue le priorità su cui intende lavorare l’Italia sono la trasportabilità dei titoli di studio, la creazione di un sistema europeo di ranking delle università e la revisione del processo di Bologna.
”Come governo italiano abbiamo proposto di lavorare anche in vista della presidenza italiana sulla libera circolazione dei laureati, quindi sull’equiparazione dei titoli studio anche in settori più professionalizzanti che in questo momento più fanno fatica a trasportare i titoli, come medicina, giurisprudenza e le professioni sanitarie”, ha spiegato la ministra, che ha anche avanzato l’idea che gli indicatori proposti dalla Commissione per valutare le prestazioni del sistema d’innovazione europeo vengano associati ai criteri di valutazione del sistema di istruzione superiore. Per questo l’Italia propone un ”sistema di ranking europeo” che, insieme agli altri elementi a partire dalla ”libera circolazione dei cervelli, portino al raggiungimento dell’obiettivo finale di un vero e proprio ”spazio d’istruzione superiore europeo”.
”Valuteremo insieme quali sono i passaggi da fare” per arrivarci, ha concluso Carrozza, ricordando che si tratta di aspetti ”fondamentali” anche per combattere la disoccupazione giovanile, che è priorità del governo Letta. Intanto, in vista del periodo 2014-2020, verrà lanciato ufficialmente a Roma il programma per la ricerca Horizon 2020 il prossimo 27 febbraio alla presenza della commissaria Ue responsabile Maire Geoghegan Quinn.

Pasquale Almirante

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