La Corte di Cassazione ha confermato la condanna della preside e dell’ingegnere responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell’istituto, imputati per lesioni colpose gravi con violazione della disciplina antinfortunistica, in relazione a un grave incidente occorso ad uno studente all’interno della loro scuola nell’estate 2011.
Infatti, il giovane, inciampando, era caduto su un lucernario precipitando per oltre 7 metri e riportando ferite gravi. Il solaio-lucernario era accessibile attraverso una porta finestra solitamente chiusa con un piccolo lucchetto, ma che talvolta veniva aperta, come accadde quella mattina, a causa del gran caldo.
Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, il dirigente scolastico riveste una posizione di garanzia in relazione alla sicurezza nelle scuole e può andare incontro a una condanna penale nel caso di infortunio di una persona all’interno dell’istituto.
Questo è quanto scritto, nella sentenza relativa a dei fatti avvenuti il 7 luglio del 2011 in un liceo di Sapri ( provincia di Salerno ). A tal riguardo la preside è stata condannata a un mese di reclusione e al pagamento di un risarcimento danni.
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