Categorie: Mobilità

Chiamata diretta: Tabella di valutazione oggettiva o discrezionalità del DS?

I nodi vengono sempre al pettine. Infatti dopo l’accordo sul contratto della mobilità 2016/2017, avvenuto il giorno 8 aprile 2016, era rimasta in sospeso la questione della chiamata diretta dei docenti inseriti in un ambito territoriale da parte dei DS delle scuole associate a tale ambito. Il nodo della chiamata diretta era stato rinviato a un’apposita sequenza contrattuale, che era stata prevista nel comma 5 dell’art.1 del CCNI sulla mobilità. In tale comma era stato scritto: “Le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito saranno oggetto di apposita sequenza contrattuale, da adottarsi entro 30 giorni dalla stipula del CCNI sulla mobilità”. I giorni per discutere e risolvere la delicata questione, sono stati più del doppio e non si sa ancora quale soluzione ci sia all’orizzonte.

Quello che si sa è che martedì 7 giugno 2016 alle ore 18, i sindacati sono stati convocati dal Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione, dopo la loro richiesta unitaria di un incontro politico sulla questione. Non è dato sapere se all’incontro sulla sequenza contrattuale per l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole sarà presente il Ministro Stefania Giannini, perché il problema politico potrebbe essere trattato direttamente dal sottosegretario al Miur Davide Faraone, così come avvenne proprio per il contratto di mobilità. La domanda che si pongono tutti è: “La chiamata diretta dei docenti dagli ambiti alle scuole saranno regolate da tabelle di valutazione oggettiva o dalla discrezionalità del dirigente scolastico che propone l’incarico triennale?”.

 

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Si dovrà attendere la prossima settimana per sapere quali saranno i risvolti a questa delicatissima questione. Da qualche ora è terminata la mobilità che farà sbarcare sugli ambiti, per l’anno scolastico 2016/2017, oltre 100 mila docenti, ma non si conoscono ancora le modalità con cui tali docenti dovranno, come previsto dalla legge 107/2015, presentare a tutti i Ds dell’ambito in cui saranno titolari il loro curriculum vitae. Non si conosce nemmeno quali penalità potrebbe avere un docente che rifiuta la chiamata diretta di una scuola e quante chiamate potrà rifiutare in attesa di quella buona. Non si conosce in che cosa potrebbero consistere i famosi colloqui tra docenti di ambito e dirigenti scolastici che propongono l’incarico.

Quello che è dato sapere è che i sindacati non saranno disposti a firmare alcun contratto che preveda la “chiamata diretta”, ma sarebbero invece disponibili a discutere una tabella con criteri e misurazioni oggettive che regolino l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole.

Lucio Ficara

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