Anche se esistono lievi differenze tra i due sistemi, sottolinea Linkiesta.it, la percentuale di coloro che ottengono il diploma è altissima, vicina al 95%.
“Viene da chiedersi, viste queste statistiche, il vero valore di tale esame” e il significato di valorizzare merito e competenze.
Nel 2013, scrive sempre L’inkiesta.it, il 10% degli esaminati ha ottenuto un voto pari a 60: quale valore intrinseco potrà mai avere tale diploma? Da un punto di vista informativo il non ottenerlo o ottenerlo con la votazione minima conterrebbero in entrambi i casi la stessa informazione. Si può essere più o meno magnanimi, ma non si può pensare di ingannare il mercato, una volta completato il ciclo di studi. Le aspettative e le informazioni, in un ambiente lassista, sono più furbe dei furbi.
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