Invece di ridurre il personale nella pubblica amministrazione e nella scuola, servirebbe un forte impegno per valorizzarne la professionalità.
Strumentalizzare l’art. 18 per rilanciare campagne di disinformazione sui presunti privilegi del lavoro pubblico genera tensioni e polemiche, mentre a chi invoca “pari trattamento” tra pubblico e privato, la Cisl ricorda che negli ultimi anni sono stati 110.000 i posti di lavoro tagliati e non reintegrati nella pubblica amministrazione, che ha visto bloccati i contratti e ridotto il salario accessorio, mentre la scuola italiana ha restituito alle casse dello Stato otto miliardi di euro, l’equivalente di 140.000 posti di lavoro tagliati.
Decine di migliaia di precari rimasti senza contratto sono la dimostrazione di come non esista, per chi lavora nella pubblica amministrazione e nella scuola, una zona franca, fatta di privilegi e iperprotezioni
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