Le attuali classi di concorso per insegnare saranno superate: dobbiamo essere dell’idea che avremo un continuo riordino e accorpamento.
Lo ha detto Paola Serafin, segretaria nazionale Cisl Scuola, la mattina del 3 aprile presso l’istituto superiore Galileo Galileo di Roma, nel corso del seminario formativo “Deleghe Buona Scuola, facciamo il punto”, sostenendo che “le classi di concorso, così come le intendiamo oggi, sicuramente non ci saranno più”.
“L’amministrazione ci dice che il superamento delle classi concorsuali che abbiamo in questo momento – ha spiegato la sindacalista confederale, alla vigilia di un incontro con la ministra dell’istruzione – è finalizzato a dare maggiore flessibilità all’insegnamento. In realtà, sappiamo bene che questa operazione di accorpamento serve principalmente per attuare dei recuperi di spesa, evitando la soprannumerarietà del personale docente”.
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“Purtroppo, questa espansione degli insegnamenti possibili con lo stesso titolo, avrà delle ripercussioni negative, sulla qualità dell’insegnamento”, ha concluso Serafin.
Ripercussioni si avranno, inoltre, sul lavoro degli insegnanti, con sempre più docenti che si ritroveranno ad insegnare discipline di cui non sempre hanno una conoscenza diretta ed approfondita. In questi casi, sono costretti a formarsi e ad aggiornarsi, spesso in solitudine, magari tornando all’Università, oppure con il supporto dei colleghi. I più fortunanati potranno fruire dei corsi professionali, attinenti la disciplina, magari usufruendo del bonus statale annuale da 500 euro dell’auto-aggiornamento.
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