Il termine CLIL, introdotto da David Marsh e Anne Maljers nel 1994, è l’acronimo di Content and Language Integrated Learning, apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera veicolare.
La Legge di Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado avviata nel 2010 ha introdotto l’insegnamento in lingua veicolare anche negli ordinamenti scolastici italiani. Nell’ambito della sua attuazione, l’Indire ha rivestito un ruolo cruciale nel Piano di formazione per i docenti DNL (discipline non linguistiche) promosso dalla Direzione Generale per il personale scolastico del MIUR.
Lo stesso istituto Indire ricorda che il profilo del docente CLIL è caratterizzato dal possesso di competenze linguistico-comunicative nella lingua straniera veicolare di livello C1 e da competenze metodologico-didattiche acquisite al termine di un corso di perfezionamento universitario del valore di 60 CFU per i docenti in formazione iniziale e di 20 CFU per i docenti in servizio.
Facciamo un breve excursus normativo in merito al CLIL: la Legge 53 del 2003 ha riorganizzato la scuola secondaria di secondo grado e i Regolamenti attuativi del 2010 hanno introdotto l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in una lingua straniera nell’ultimo anno dei Licei e degli Istituti Tecnici e di due discipline non linguistiche in lingua straniera nei Licei Linguistici a partire dal terzo e quarto anno.
La Legge 107 del 2015, all’articolo 7, definisce come obiettivi formativi prioritari “la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia Content language integrated learning”.
Il Piano per la Formazione dei docenti 2016-2019, nel punto 4.4 Competenze di lingua straniera, evidenzia che i percorsi di metodologia CLIL sono fondamentali:
Il Miur promuove e accompagna l’introduzione dell’insegnamento con metodologia CLIL attraverso una serie di iniziative, azioni e piani, tra cui percorsi di formazione in servizio per i docenti di disciplina non linguistica (DNL) delle scuole secondarie di secondo grado finalizzati all’acquisizione delle competenze sia metodologico-didattiche sia linguistiche per il raggiungimento del livello C1 (QCER).
Nel corso degli anni il Miur ha fornito alle scuole linee guida e modalità operative per introdurre in modo graduale e flessibile l’insegnamento di una DNL in lingua straniera secondo la metodologia CLIL (Nota 240 del 16 gennaio 2013 e Nota 4969 del 25 luglio 2014).
Tra le iniziative del Miur va segnalata anche la promozione di Reti di scuole e di progetti CLIL.
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