Categorie: Didattica

Clil, una metodologia quasi sconosciuta

L’acronimo Clil (content and language integrated learning) concerne l’apprendimento di una disciplina non linguistica (Dnl) in lingua straniera.

Era il 1994 quando a livello europeo si incominciò a parlare di metodologia Clil e da allora si è cercato di sperimentare molto in tale direzione, fino all’obbligatorietà prevista dalle ultime riforme sul riordino del secondo ciclo di istruzione.

L’insegnamento di una disciplina non linguistica (Dnl) in lingua straniera è stata introdotta nel curricolo del Liceo linguistico europeo “Marcelline” di Bolzano già dal 1995 con l’insegnamento di geografia in lingua francese.

Successivamente a partire dall’anno scolastico 2007/2008 si è introdotto l’insegnamento della geografia turistica in inglese nelle classi 3-4-5, mantenendo la geografia in lingua francese nel biennio.

Con l’anno scolastico 2012/2013 a seguito della riforma Gelmini dalla classe 3ª del liceo si svolge un’ora di scienze in inglese e in classe 4 si introduce una seconda Dnl (storia, storia dell’arte o filosofia in lingua tedesca).

La nostra scuola da sempre sperimenta tutto ciò che di innovativo ed efficace stimola e migliora l’apprendimento delle lingue, per questo consideriamo il Clil una metodologia didattica fondamentale per l’apprendimento linguistico.

Ma cosa si intende per metodologia il Clil?

Il Clil è un approccio pedagogico-didattico ben strutturato ed organizzato, letteralmente è l’integrazione tra contenuto e lingua. Esso concerne il simultaneo apprendimento di un contenuto in lingua straniera o viceversa si può intendere: imparare una lingua mentre si imparano i contenuti di una disciplina non linguistica.

Se però si vuole cogliere tutta l’importanza, la novità e l’efficacia del Clil non bisogna trascurare un termine oggi ricorrente nella didattica: ambiente di apprendimento.

 E’ fondamentale comprendere che una lingua si impara non perché continuiamo a fare esercizi, studiare regole grammaticali, centinaia di vocaboli ecc, questo è un aspetto dell’apprendimento; una lingua si impara perché ci sono varie occasioni per usarla, ci sono vari contesti, vari ambienti dove possiamo parlare in lingua quindi dove impariamo ad imparare (usare ciò che sappiamo in lingua o imparo una lingua utilizzando i contenuti di un’altra disciplina).

Dopo anni di esperienza possiamo dire che tanti sono i vantaggi dell’uso della metodologia Clil, gli alunni sono in grado di:

 

– Sviluppare abilità di comunicazione interculturale e multilinguistica

– Acquisiscono un lessico specifico migliorando le competenze linguistiche

– Acquisiscono abilità e competenze trasversali

– Permette diversi metodi e pratiche di insegnamento in classe

– Aumenta la motivazione all’apprendimento

– Lavorare in gruppo e collaborativo.

 

Ovviamente a monte dell’introduzione di questa metodologia c’è l’adozione di precise scelte didattico-organizzative, ad es. quali discipline veicolare, quante ore dedicare, come programmare e valutare, a chi affidare l’insegnamento Clil, quali testi utilizzare ecc.

L’esperienza ci ha portato a privilegiare discipline che facilitano la comprensione e la rielaborazione come scienze, geografia, ma anche storia e filosofia. Ideale per insegnare in Clil è l’insegnante bilingue che abbia anche le competenze disciplinari e per la valutazione è meglio optare per una valutazione che integri la parte contenutistica con quella linguistica, specificando di volta in volta gli obiettivi didattici specifici. Si è posta l’attenzione sulla conoscenza degli argomenti e l’uso corretto della terminologia specifica; determinante è anche la programmazione pluridisciplinare e interdisciplinare.

Attuare percorsi Clil significa progettare e riflettere costantemente sulle strategie di apprendimento messe in atto con tutti gli attori coinvolti: dirigente-docenti-alunni-famiglie.

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

In Italia in troppe famiglie c’è ancora la cultura patriarcale, per Schlein solo la scuola e i docenti formati possono salvare i giovani

Nelle famiglie italiane c’è ancora tanta cultura patriarcale, con le donne ancora troppo spesso messe…

08/05/2024

Gps 2024, tutto in alto mare e cresce il rischio ricorsi : la “patata bollente” passa ora all’Ufficio di Gabinetto del Ministero

Cresce l’incertezza sulla “finestra” di aggiornamento delle Gps: non sono bastati due pareri del Consiglio…

07/05/2024

Caos al Concorso riservato per dirigenti e la contraddizione che si contraddice

Il ministro, saputo in quale clima di caos  e in quali condizioni  di disorganizzazione si è svolto…

07/05/2024

Il ministro Valditara mantenga la promessa sull’organico Covid

L'8 febbraio il Ministro Giuseppe Valditara aveva rilasciato un comunicato ufficiale nel quale dichiarava l'impegno…

07/05/2024

Valditara ai docenti: “Avete in mano il lavoro più bello del mondo, quello di dare un futuro ai nostri giovani”

Intervenuto nel corso della quarta tappa di Scuola Futura, ad Alessandria, il ministro dell'Istruzione e…

07/05/2024

Gratteri: volte c’è gente colta che quando parla si piace e non si rivolge alla pancia dei ragazzi, bisogna essere credibili

Il procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri è stato ospite oggi, 7 maggio, di…

07/05/2024