In questi giorni, con la terza tappa, il colloquio orale, dopo prima e seconda prova scritta, si stanno concludendo gli esami di maturità 2023. Ma come si fa a ottenere i famigerati cinque punti bonus? Chi ne ha diritto? Quali requisiti? Facciamo chiarezza.
Come abbiamo spiegato, la commissione potrà assegnare fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto. Tale diritto spetta solo se i candidati abbiano conseguito un credito scolastico di almeno trenta punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a cinquanta punti.
Per esempio se uno studente ha ottenuto un credito scolastico di 30 e complessivamente ha svolto le tre prove di esame riportando 18 in una prova, 16 in un’altra prova e ancora 16 nell’altra, potrebbe aumentare il suo voto finale con l’aggiunta dei punti di bonus che la Commissione potrà assegnare sulla base di precisi criteri stabiliti nelle riunioni di avvio degli esami di Stato.
Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell’Esame. Il punteggio massimo è 100 (c’è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100.
La maturità 2022 prevedeva 50 punti di credito scolastico e la maturità 2021 ne prevedeva fino a 60 punti, adesso il punteggio è suddiviso in credito scolastico con un punteggio fino a 40 punti, la prima prova fino ad un massimo di 20 punti, anche la seconda prova fino ad un massimo di 20 punti e il colloquio del candidato con tutta la commissione avrà una valutazione massima di 20 punti.
In buona sostanza le prove di esame prevedono un punteggio massimo di 60 punti, mentre il percorso degli ultimi tre anni di scuola secondaria di II grado avrà una valutazione massima di 60 punti (12 punti massimi nella terza classe, 13 punti massimi nella quarta classe e 15 punti massimi per l’ammissione all’esame in quinta classe)
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