La Tecnica consiglia

Come usare il cooperative learning senza stravolgere la lezione: primi passi

Questa che segue è una situazione usuale nelle scuole italiane di tutti gli ordini scolastici:

“Il professore entra in classe e, dopo avere sbrigato gli obblighi formali, avvia la lezione. Oggi deve spiegare un nuovo argomento. È anche un pò indietro con il programma perché ci sono stati una serie di problemi nel primo quadrimestre, tra un breve periodo di malattia in cui è stato sostituito da una supplente poco efficace e la difficoltà di alcuni studenti a comprendere e soprattutto a ricordare parti rilevanti del programma.

Si alza e avvia la sua spiegazione. Si muove per la classe, mentre racconta in modo concentrato e attento alla logica interna al contenuto. Ci tiene che gli studenti capiscano.

Dopo qualche minuto di silenzio, si accorge che alcuni alunni, i più lontani dalla sua posizione, si muovono leggermente e parlottano pian piano. Fa una pausa nel discorso. Il silenzio completo torna.

Passano alcuni minuti e lui continua a spiegare. Alcuni prendono appunti, altri lo guardano. Alcuni sembrano distratti ma silenziosi. Lui continua, il parlottio leggero riprende, stavolta nonostante la sua pausa silenziosa. Comincia ad indisporsi, ma continua a spiegare. L’esperienza continua con fasi di silenzio della classe e altre di bisbigli discreti. Alla fine, la spiegazione è fatta. Lui è stanco e un pò perplesso. Avranno capito? Vorrebbe chiederglielo ma l’ora è finita. Sarà per la prossima volta…”

Ora la versione con cooperative learning:

“Il professore si alza e chiede alla classe di pensare ad un concetto che conoscono che sia collegato al tema del giorno. Devono pensarci individualmente in un minuto e poi dirlo al compagno di banco. Gli studenti pensano, poi si girano verso un compagno e condividono il pensiero con l’obiettivo di scoprire se hanno pensato la stessa cosa e in che relazione sono i due concetti. Alla fine l’insegnante chiede ad alcuni di dire alla classe cosa è emerso. Fa partire la sua spiegazione da quello che i ragazzi hanno detto e invita la classe ad ascoltare anche per scoprire se e quali dei concetti non condivisi sono presenti nella sua spiegazione. Potranno alzare la mano per condividere la scoperta.

I ragazzi ascoltano con attenzione, ma la spiegazione è un pò lunga e comunque dopo un pò qualcuno si distrae.

L’insegnante decide di variare leggermente la struttura della spiegazione: chiede alle coppie di ragazzi di ascoltare con attenzione perché ogni tanto lui si fermerà e farà una domanda su quanto detto e loro dovranno rispondere parlandone prima in coppia. Questo accade ogni 10’ di spiegazione. Alla fine dell’ora il professore lascia gli ultimi 5 minuti per chiedere alle coppie di trovare il concetto fondamentale della spiegazione.

Trova le differenze! In entrambi i casi l’insegnante spiega. Cosa cambia invece? Quello che Kagan (2000) definisce “engagement” degli studenti, cioè il loro coinvolgimento in classe, che è impegno e interesse nel compito.

Nel primo caso la modalità è frontale “classica”, nel secondo è frontale con l’aggiunta di due tecniche cooperative: Pensa-Coppia-Condividi di Spencer Kagan e la Discussione Focalizzata di Roger e David Johnson.

Pensare che il Cooperative Learning sia complicato, difficile, e che usi solo gruppi di 4 è impreciso.

Questo approccio educativo è vario, con oltre 200 tecniche tra cui scegliere in base a obiettivi, tempi, tipo di classe, livello di competenza dell’insegnante nel suo utilizzo.

Si può cominciare con tecniche semplici, di coppia, e qualche conoscenza precisa sul Cooperative Learning e poi valutare, grazie all’esperienza diretta, se e come continuare.

La didattica partecipativa costituisce un’enorme risorsa per gli insegnanti in termini di sviluppo di competenze sociali, miglioramento delle prestazioni individuali, qualità delle relazioni in classe, inclusione.

Il manuale “Cooperative Learning: istruzioni per l’uso” nasce per consentire di conoscere con chiarezza e semplicità d’uso questa metodologia, rivolgendosi a chi desidera capire e, soprattutto, agire in modo efficace in classe.

Il volume, disponibile in versione cartacea ed ebook, può essere acquistato anche come pacchetto formativo con la possibilità di un confronto in diretta con l’autrice, Claudia Matini, nel webinar che si terrà l’11 aprile 2019 dalle 17.00 alle 19.00. Il webinar ha posti limitati e le iscrizioni sono già in corso.

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Redazione

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