La titubanza dell’esecutivo nella adozione dei provvedimenti “promessi” in materia di scuola sta irritando i sindacati del comparto che, nella giornata del 31 luglio, hanno sottoscritto un nuovo documento unitario con l’intenzione di sollecitare il ministro ministro Bussetti e lo stesso presidente del Consiglio: “Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda – si legge nel comunicato – chiedono che sia data piena attuazione all’intesa stipulata il 24 aprile scorso a Palazzo Chigi, con la quale il Presidente
del Consiglio, Giuseppe Conte, si è impegnato sul fronte dell’autonomia, del precariato e anche del rinnovo contrattuale, promettendo nella prossima legge di Stabilità lo stanziamento delle risorse indispensabili per un significativo incremento degli stipendi di tutto il personale del comparto istruzione e ricerca”.
“Le organizzazioni sindacali – prosegue il comunicato – rivendicano il rispetto di tutti gli impegni assunti da parte del Governo e annunciano, in assenza di risposte, il ricorso a iniziative di mobilitazione a partire dal mese di settembre”.
In altre parole, i sindacati si aspettano che, in occasione della prossima riunione del Consiglio dei Ministri, prevista per il 9 di agosto, il presidente Conte porti in approvazione il preannunciato decreto legge con misure urgenti in materia scolastica.
In realtà è molto probabile che il decreto contenga disposizioni in materia di concorsi, assunzioni e avvio dei PAS; per quanto riguarda invece gli aumenti stipendiali bisognerà aspettare la manovra finanziaria che sarà predisposta a partire dal mese di settembre e che sarà approvata, come sempre, non prima di dicembre.
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