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Concorso a cattedra, preselettive anche nei capoluoghi di provincia: 25 candidati per volta in 2.500 sedi

Dopo l’ufficializzazione, arrivata il 23 novembre dal Miur, sulle date di preselezione del concorso a cattedra (fissate per i prossimi 17 e il 18 dicembre), cominciano a trapelare le prime indicazioni sulle modalità di svolgimento delle prove preliminari. La prima notizia è che si attueranno nei capoluoghi di provincia e non solo in quelli di regione: l’alto numero di partecipanti, oltre 321mila, ha infatti costretto gli organizzatori del concorso ad allargare il numero di sedi d’esame. Le quali sono nel frattempo diventate quasi 2.500. In ognuna di queste (aule informatiche in larga parte appartenenti agli istituti scolastici, in minima parte a sedi universitarie), i quesiti verranno somministrati a 25 candidati per volta. Con più sessioni che si ripeteranno nei due giorni, a distanza minima una dall’altra di non oltre un paio d’ore: nelle scuole o università con alto numero di candidati, le preselettive si svolgeranno anche cinque sessioni.
Per avere un quadro dettagliato di queste informazioni (sedi e sessioni) bisognerà attendere solo qualche giorno: martedì 27 novembre verranno infatti pubblicati nella Gazzetta ufficiale.
Per rendere consapevoli i partecipanti al concorso del genere di tipologie di quesiti a risposta multipla che saranno chiamati a rispondere nella seconda decade di dicembre, il Miur ha deciso che nella stessa giornata, dal 27 novembre, metterà a disposizione sul proprio sito internet l’archivio completo da cui saranno estratti i quesiti della prova di preselezione e verranno fornite indicazioni sulle modalità di restituzione al candidato di copia della prova”.
Anche su questi dati, attesi da oltre 300mila candidati, La Tecnica della Scuola è in grado di fornire alcune anticipazioni inedite. La prima è che il Miur darà modo a chi lo richiederà (sembra però solo a coloro che hanno presentato domanda al concorso tramite istanze on line) un programma esercitatore proponente, in batterie da 50 test ciascuna, i 3.500 quesiti complessivi con le rispettive risposte esatte: si tratterà dello stesso software e delle medesime modalità di somministrazione casuale, con combinazioni di scelta differenti, che porteranno alla selezione random dei 50 test (suddivise in 18 su capacità logiche, 18 quesiti su capacità di comprensione del testo, 7 su competenze digitali e 7 sulla quesiti lingua straniera).
Coloro che sono interessati ad avere ulteriori dettagli su come si svolgerà la prova e la ripartizione dei quesiti a risposta multipla con quattro opzioni di risposta, di cui una sola corretta, possono visionare un articolo precedentemente pubblicato sempre sul nostro sito internet.
Rimane confermata anche la notizia, già da noi fornita, sull‘esito della prova: verrà comunicato entro pochi minuti dal termine della stessa. Le specifiche sui quesiti a cui si risponderà esattamente (per passare alle prove vere e proprie ne serviranno almeno 35 su 50) non dovrebbe essere visualizzato direttamente nella postazione informatica del candidato, immediatamente dopo la conclusione della prova, come inizialmente avevano pensato gli organizzatori del concorso. L’orientamento che sta prevalendo al Miur è quello di consegnare la certificazione scritta contenente l’esito della prova svolta entro un’ora dal termine della stessa.
L’ultima indiscrezione riguarda i 5mila candidati che non avrebbero inoltrato la domanda di accesso al concorso, ma si sarebbero limitati ad apporre i propri dati e “salvarli”: in attesa del parere dell’avvocatura di Stato, il ministro Profumo già avrebbe espresso la volontà di fare accedere alle prove preselettive anche loro.
Alessandro Giuliani

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