“Ho superato il concorso ordinario ma non ho intenzione di accettare il ruolo, perché sono già in ruolo, cosa devo fare?” A chiederlo, una lettrice della Tecnica della Scuola durante l’appuntamento di Tecnica risponde LIVE del 13 luglio, con gli esperti di normativa scolastica Lucio Ficara e Attilio Varengo (Cisl scuola) e con l’avvocato specializzato in legislazione scolastica, Dino Caudullo.
“La nostra lettrice può non accettare il ruolo, ma la sua posizione decadrà dalle graduatorie del concorso ordinario – spiega Lucio Ficara – e tuttavia questa persona acquisirà l’abilitazione in quella classe di concorso”.
Quindi precisa: “Se poi la CdC fosse diversa da quella del ruolo che già possiede, potrebbe anche usufruire dell’abilitazione con il concorso ordinario per una eventuale mobilità per passaggio di ruolo o di cattedra”.
A quella del professore Ficara, si aggiunge la voce di Attilio Varengo, che fa una raccomandazione a tutti i partecipanti al concorso: “Se la vincitrice di concorso sa già di non essere interessata al ruolo da concorso ordinario, dovrebbe accedere comunque all’istanza di compilazione della domanda e cancellare le sedi, in modo che il sistema non vada ad assegnarle una sede d’ufficio. Diversamente – continua il segretario di Cisl scuola – succede che il sistema le assegna una provincia d’ufficio: a questo punto il primo degli esclusi resta, per l’appunto, escluso”.
Quanto chiede il sindacalista esperto di normativa, insomma, è un gesto di correttezza da parte dei vincitori del concorso, tale che “si consenta uno scorrimento delle graduatorie. Agevoliamo la copertura dei posti e consentiamo lo scorrimento delle graduatore – esorta Attilio Varengo – altrimenti i tempi vanno alla lunga, e colui che poteva accedere al ruolo, in forza di rinunce, fa altre scelte e succedono delle cose che sarebbe meglio non accadessero”.
“Resta valido – conclude – che la candidata potrà sfruttare i 12 punti del concorso ordinario in tutte le graduatorie in cui questi 12 punti possono essere conteggiati”.
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